I fondatori del partito islamico nelle Fiandre BeOne, Dyab Abu Jahjah e Meryem Kaçar, hanno annunciato la presentazione di una denuncia alla procura nazionale in seguito alla pubblicazione del libro di Anke Van dermeersch, esponente del movimento nazionalista fiammingo Vlaams Belang.

Il libro intitolato “ANKE #PolitiekIncorrect” sarà presentato il 4 maggio. La copertina è esplicita e indovinata: mostra le gambe e i piedi dell’ex miss Belgio che calpesta con i suoi tacchi il Corano.

“Il Corano è un libro sacro, che non si mette sotto una scarpa. Per questo motivo, sto presentando una denuncia come parte civile, come un musulmano, in compagnia di Meryem Kaçar”, ha detto Abu Jahjah.

Nelle società libere non esistono libri sacri secondo la legge. Esistono libri.

Ma qui si entra in problemi molto più profondi: quando una società si diversifica le varie componenti etniche hanno ognuna qualcosa di sacro che non corrisponde alla visione delle altre. Questo genera conflitto e rende impossibile la libertà di espressione: per questo la società multietnica è un ostacolo alla creatività.