Firenze: quartiere ostaggio dei musulmani, negozi chiusi per Ramadan

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I musulmani guidati dall’imam estremista Izzeddin Elzir non sentono ragioni: piazza dei Ciompi, a Firenze, è cosa loro. La occuperanno anche quest’anno per celebrare il Ramadan, stendendo i loro tappetini e di fatto chiudendo il quartiere. Migliaia di musulmani che prenderanno in ostaggio la zona costringendo i commercianti a chiudere le loro attività e i residenti a sloggiare:

Firenze, abitanti sfrattati dai musulmani: intero quartiere trasformato in moschea

I negozianti, stanchi di anni di promesse mai mantenute, si sono organizzati. E hanno formato un gruppo su WhatsApp. Un modo per confrontarsi e provare, finalmente, a farsi ascoltare dalla politica. Che per troppi anni si è voltata dall’altra parte.

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Da quando il mercato antiquario è stato spostato in Largo Annigoni, sotto il sole, lontano dai giri turistici, la piazza ha perso la sua vera anima. Ed è diventata il luogo di ritrovo di spacciatori e drogati. E musulmani. Spesso gli stessi, visto che il terrorismo islamico si finanzia anche attraverso lo spaccio di droga.

In pieno giorno sei, sette pusher nordafricani aspettano i propri clienti appoggiati al muro. Tutti sanno e nessuno fa nulla. Nell’indifferenza dell’amministrazione. Il venerdì, giorno della preghiera, la moschea abusiva (perché di questo si tratta) viene letteralmente presa d’assalto dai fedeli. E durante il Ramadan a migliaia sciamano nella piazza che diventerà un’enorme moschea a cielo aperto.

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Con buona pace dei commercianti, che pagano le tasse e rischiano di fallire: “Qui non si tratta di razzismo, ma solo di rispetto di ovvie regole di convivenza – sottolinea il gestore del ristorante Il Viandante -. C’è un vero e proprio mercatino abusivo che non può più essere tollerato. Persone che vendono scarpe, altre che se le provano nel mezzo della strada. Non è certo une bella scena da vedere, non invoglia ad entrare in un bar o in un ristorante”.

Ora siamo noi che dobbiamo ‘convivere’ a casa nostra. Nasce da questa debolezza culturale il problema: dobbiamo pretendere di essere padroni a casa nostra. Non abbiamo alcun obbligo di convivere con una massa di individui estranei alla nostra cultura.

Sul tema sono intervenuti Alessandro Scipioni, segretario provinciale della Lega e Federico Bussolin, rappresentante del comitato elettorale del partito di Matteo Salvini per Firenze 2019. “Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile. Bottegai e residenti della zona stanno pagando un conto salatissimo perché la città, di fatto, non è amministrata. Non è pensabile ridurre una piazza storica in queste condizioni. Sembrano provvedimenti presi da un governo di occupazione, piuttosto che da rappresentanti democraticamente eletti per fare l’interesse dei fiorentini. Piazza dei Ciompi viene ridotta alla stregua di un campo di accoglienza. Un cantiere permanente. Si è lasciato morire un mercato storico e caratteristico. Centinaia di persone sovraffollamento la piazza snaturandola e creando gravissimi danni ai commercianti ed ai residenti. Agiremo congiuntamente in Parlamento ed in Regione chiedendo che la legalità venga ripristinata in Piazza de’ Ciompi. Se con le buone Nardella non ci ascolterà, organizzeremo nelle prossime settimane un presidio in piazza”.




3 pensieri su “Firenze: quartiere ostaggio dei musulmani, negozi chiusi per Ramadan”

  1. Non fatevi intimidire da quelli che vi chiamano razzisti.

    Io sono razzista. Non sono ossessionato dalle razze, non me ne frega niente dei marroni finche’ non vengono in italia, essendo in italia mi frega in quanto sono un problema.

    Qualora queste merde marroni venissero allontanate, ritornerei a non fregarmene dei marroni come prima.

I commenti sono chiusi.