Russia presenta prove messa in scena attacco chimico, usati bambini attori

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Il bambino della città siriana di Douma, che ha partecipato a un reportage sulle conseguenze del presunto attacco chimico, sarà presentato ai rappresentanti dei Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Lo ha affermato in un’intervista al canale televisivo Rossia-1 il rappresentante permanente della Federazione Russa alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia.

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Il canale televisivo “Russia 24” aveva mostrato l’intervista in alto, poi ripresa anche da RT, del bambino protagonista della registrazione di quella che dai russi viene definita una “messa in scena”.

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Secondo i giornalisti russi, ma è evidente dal confronto delle riprese, il ragazzino di 11 anni della città Douma Hassan Diab ha preso parte alle riprese del 7 aprile, distribuite dall’organizzazione non governativa Caschi bianchi. Che non sono nuovi ad invenzioni simili.

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Il padre di Hassan, Omar Diab sostiene che per partecipare al reportage, “i militanti gli hanno dato dei biscotti” e poi hanno mandato tutti a casa. Ha poi sottolineato che il figlio si sentiva bene e “non c’erano armi chimiche”.