Dieci anni di stupri, spaccio e violenze: 44 arresti prima di essere espulso

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Imperversava da anni per le strade di Marghera, facendosi notare in diverse occasioni per comportamenti violenti e molesti. Tanto che i cittadini era divenuti ostaggio dei suoi crimini.

Il tunisino era entrato illegalmente in Italia nel novembre del 2008 sbarcando a Lampedusa, durante il governo Prodi. Da lì si era stabilito nel veneziano. A partire dal gennaio del 2009, ha collezionato 44 fotosegnalamenti.

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La sua fedina penale: risulta condannato per reati di spaccio, rapina, furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali (anche a danno di uomini in divisa), incendio, danneggiamento e calunnia. Non basta: nel 2009 era stato arrestato e condannato per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ventenne. L’ultimo episodio in ordine cronologico risale a una decina di giorni fa. Se l’era presa con un passante “colpevole” di avergli negato una sigaretta, in piazza Municipio: aveva infierito con calci e pugni contro il malcapitato, facendolo finire all’ospedale con il naso rotto. Poi aveva resistito all’arresto.

Per i crimini commessi è finito in carcere più volte, per un ridicolo totale di 6 anni scontati dietro le sbarre.

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Ora, dopo dieci anni di violenze e reati, il tunisino M.S. (la privacy) è stato finalmente accompagnato al Cpr di Torino per l’espulsione dal territorio nazionale, operazione portata a termine anche grazie alla collaborazione dell’ufficio immigrazione.

In un Paese serio, al primo reato te ne torni a casa. Anzi: se entri da clandestino, a casa tua ci torni subito.