Charlotte “Charlie” Fien, un’attivista britannica pro-life con sindrome di Down, è stata bloccata da Twitter per 24 ore dopo aver pubblicato materiale contro l’aborto.
I social media sono contro qualsiasi cosa positiva. Sono a favore del degrado. Per un motivo semplice: il degrado, anche etico, favorisce le multinazionali destrutturano le società nazionali.
Ma c’è un altro motivo: i sinistardi sono intolleranti e organizzati. Passano le loro tristi giornate a segnalare. Facendo scattare la censura dei fantomatici algoritmi.
Hi Followers,
After more than 24 hours I’m allowed back into my Twitter account. Funny how Twitter allows willy pics and boobs. Funny how Twitter allows paedophiles and other scum. Funny how Twitter doesn’t like my Pro Life pics and blocks them. Here’s a pic just 4 you Twitter pic.twitter.com/KSqhUWume3— Charlie Fien (@fien_charlie) April 17, 2018
“Strano come Twitter permetta di pubblicare foto di tette voluttuose”, ha scritto Charlotte. “Strano come Twitter consente pedofili e altre feccia. Strano come a Twitter non piacciano le mie foto Pro Life e le blocchi.”
No. Non è strano.