Quando vi diciamo che dietro il buonismo dell’accoglienza si cela una perversione sessuale che si ‘sublima’ nella degradazione del proprio simile rispetto al diverso, pensiamo a quella componente infima e corrotta della società che gode nell’essere sodomizzata culturalmente. Ma non solo culturalmente.
È così che da un po’ di tempo fanno furore i porno con i rifugiati, veri o presunti. Una nuova frontiera del desiderio sessuale che ha conquistato le grandi piattaforme del porno online, da Youporn a Pornhub.
[…] Prendiamo il caso di Antonio Suleiman, un siriano emigrato nel 2012 in Germania, dove gli è stato effettivamente riconosciuto lo status di rifugiato. Nel 2016 entra nell’industria pornografica, giocando spesso la parte del profugo che fa sesso con una donna tedesca e raccogliendo un notevole seguito sul suo canale personale. Insomma, abbiamo a che fare con un business che frutta milioni: molte aziende americane che operano nel settore, non a caso, si stanno sempre più specializzando nella produzione di refugee porn.