Comune di Milano sposa clandestino recidivo: tra poco sarà ‘italiano’

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Un clandestino maghrebino che era già stato allontanato dal nostro Paese e riportato in Marocco (e deve averla fatta grossa per essere espulso dal paese dei balocchi dei clandestini), pochi mesi dopo è tornato in Italia ancora da clandestino, è stato per questo arrestato e poi processato.

Ma tra le manette a febbraio e la condanna a fine marzo è riuscito a sposarsi in Comune a Milano per la sorpresa del giudice.

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«Stupisce peraltro, sul piano dell’efficacia del controllo amministrativo interno – scrive il magistrato nella sentenza – come sia possibile consentire la celebrazione di un matrimonio da parte di un soggetto che si trovi in una evidente situazione di antigiuridicità determinata non solo dall’assenza di un qualsiasi titolo di legittimazione alla permanenza sul territorio italiano, ma che addirittura abbia consumato un delitto con effetti perduranti e permanenti costituiti dal rientro e dalla permanenza in Italia malgrado l’esistenza di un provvedimento di espulsione coattivamente eseguito».

Dal Comune nessuna replica. Il responsabile andrebbe denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ma tutto il PD è un partito che agisce in questo senso. Quindi nessuna sorpresa.

Comunque sia Hatime S., 28enne marocchino, risulta ora coniugato con la sua ***** Chiara, 36enne milanese in cerca di un ***** purché sia e perciò presto avrà la cittadinanza italiana. E pazienza se il rientro illegale nel Belpaese gli è costato una notte in camera di sicurezza, il processo per direttissima e la condanna in abbreviato a otto mesi di reclusione.

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E nessun problema se è un delinquente. Nel provvedimento di espulsione emesso dal prefetto nei confronti di S. lo scorso 17 maggio, si leggeva che «il cittadino straniero ha a suo carico precedenti per stupefacenti (venivano rinvenuti presso il suo domicilio tre bilancini di precisione, mila euro in contanti, hashish e cocaina) … è illegalmente presente sul territorio nazionale». Perciò il giorno dopo era stato messo su un aereo e riaccompagnato in Marocco.

Uno spacciatore che viene espulso ma, quando rientra viene arrestato e liberato in attesa di processo: leggi ridicole. Poi trova una disponibile – non si sa se perché affamata o drogata – e si fa sposare.

I clandestini si mettono sul primo aereo e si processano per direttissima. O, in alternativa, non si fanno uscire dal carcere fino all’espulsione.

Urge una riforma della cittadinanza: stop a chi si sposa con i disperati nostrani.




Un pensiero su “Comune di Milano sposa clandestino recidivo: tra poco sarà ‘italiano’”

  1. No non puo essere vero, questo non puo avvenire realmente sopratutto non si puo lascia passare un gesto simile a nessuno, non lo si deve lasciar passare al Sindaco non lo si puo lasciar passare al bastardo marocchino tantomeno a quella puttana bastarda traditrice verme che ha sposato una feccia una merda come lei. No tutto questo non lo si puo lasciar passare liscio. Sindaco devono AMMAZZARTI anche se solo per preservare l onore che una volta aveva questo Paese oggi diventato di merda anch esso pieno di vili vigliacchi pagliacci

I commenti sono chiusi.