Migrantour: 200mila euro ai profughi per fare le guide turistiche in 8 città

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Ecco dove finiscono i soldi delle vostre tasse: oltre 200mila euro per far viaggiare i profughi come guide turistiche

Alcune centinaia di richiedenti asilo arrivati in Italia da vari paesi del mondo – come Senegal, Marocco e Algeria – sono pronti a iniziare un’avventura lunga un anno e mezzo. A spese vostre.

Il demenziale progetto Migrantour finanziato grazie ai fondi messi a disposizione dal governo attraverso l’Agenzia italiana della Cooperazione e Sviluppo, sbarca a Bologna, Cagliari, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Roma e Torino.

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Due mesi di incontri formativi, poi altri sedici mesi per mettere in pratica quanto appreso: i finti profughi racconteranno come vengono prodotti manufatti e cibi dei loro paesi, la loro religiosità e tradizione e, contemporaneamente, imbastiranno percorsi di conoscenza di tipo culturale.

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Roberto Copparoni, presidente della onlu$ Amici di Sardegna, è il referente del progetto a Cagliari: “Spesso ci si domanda cosa fare per queste persone, che hanno scelto di vivere qui e hanno già ricevuto una scolarizzazione. Questa iniziativa è un modo per combattere l’emarginazione e il razzismo, anche per conoscere meglio chi, in alcuni casi, vediamo agli angoli delle strade”, spiega Copparoni. Lui li conosce meglio, in senso biblico.

Il Migrantour, in Sardegna, è stato finanziato “con sedicimila euro per un anno e mezzo, non moltissimo (dice lui..nrd) . Soldi che utilizzeremo per pagare i viaggi e le varie iniziative rivolte ai migranti, che faranno incontrare le loro comunità ai cagliaritani, mostrando loro usi e tradizioni e, allo stesso tempo, creeranno dei percorsi ci conoscenza. Non si può parlare della propria comunità senza conoscere la città di Cagliari e viceversa. La diversità è ricchezza, nessuno è migliore di un altro”.

E siccome la ‘diversità è ricchezza’, devono venire qui a raccontarci le nostre città. Siamo governati da deficienti.