Ovviamente, loro vorrebbero sostituirli con un’infornata di piccoli migranti (come quello di Trieste)
Basta aule superaffollate. Un milione di studenti in meno e quindi classi meno affollate dove imparare meglio in tutta Italia. Il fenomeno investirà progressivamente tutte le regioni, comprese quelle del Nord. È lo scenario del prossimo decennio che prospettano per la scuola italiana le elaborazioni della Fondazione Agnelli, a partire dai dati Istat sull’evoluzione demografica. Con positive implicazioni per le politiche dell’istruzione dei prossimi governi.
Un’ottima notizia che i media di distrazione di massa spacceranno per cattiva. Perché per loro il “numero è potenza”. In realtà la qualità è potenza.
Secondo lo studio, la diminuzione di studenti potrebbe portare un calo di oltre 55.000 cattedre fra 10 anni, a partire dai gradi inferiori. Ma questo non è vero: potremmo, invece, mantenere lo stesso numero di docenti per un numero inferiore di alunni, migliorando così la qualità delle nostre scuole.
Migliaia di islamici pronti a diventare italiani come Mohammed di Trieste
E, comunque, deve essere ribaltato il concetto: le scuole non sono fabbriche di docenti, ma palestre di alunni. Questi dementi, invece, ci farebbero importare piccoli immigrati con la scusa di aumentare i docenti: perché a queste sozzerie puntano questi studi.