La svolta moderata non ha fatto bene a Jobbik. Il trionfo di Orbán, riconfermato dagli ungheresi alla guida del Paese con il 49% delle preferenze, ha fatto la sua prima vittima: ieri sera si è dimesso il 39enne leader di Jobbik, Gabor Vona.
La formazione di estrema destra è stata la seconda più votata nel Paese e ha raccolto il 20,14% dei voti.
“L’obiettivo di Jobbik di vincere le elezioni e cambiare il governo non è stato raggiunto”, ha detto Gabor Vona davanti ai giornalisti. “Fidesz ha vinto ancora”, ha ammesso rassegnato durante una conferenza stampa tenuta a notte inoltrata, durante la quale il leader del partito ex nazionalista ha annunciato le sue dimissioni. “Ci aspettavamo un risultato diverso vista l’alta affluenza, ma il popolo ha deciso così”, ha concluso.
La svolta centrista non ha pagato. Le aree rurali hanno votato in massa per la linea nazionalista e anti-immigrazione di Orban. Un memento per chi in Italia millanta svolte centriste.
Le elezioni si vincono con messaggi forti.