Bergoglio: “Chi non vuole migranti non è cristiano”

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Ancora prediche di Bergoglio sul tema immigrazione. Nella nuova esortazione apostolica “Gaudete et Exsultate”, dedicata alla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, sottolinea che non difendere gli invasori è da non cristiani.

Come se essere cristiani fosse una sorta di masochismo fisico e spirituale. L’eresia di Bergoglio è tutta qui: quello di alcuni eretici che nel primo secolo dopo Cristo vedevano nel suicidio il compimento del Cristianesimo.

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“Spesso si sente dire che, di fronte al relativismo e ai limiti del mondo attuale, sarebbe un tema marginale la situazione dei migranti; alcuni cattolici affermano che è un tema secondario rispetto ai temi ‘seri’ della bioetica…”. Ma, sottolinea il Papa, “che dica cose simili un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere; ma non un cristiano a cui si addice solo l’atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli”. Il santo padre ricorda che “non si tratta dell’invenzione di un Papa o di un delirio passeggero…”.

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“Nocivo e ideologico”, secondo papa Francesco, è “l’errore di quanti vivono diffidando dell’impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, secolarizzato, immanentista, comunista, populista”. Il pontefice sottolinea ancora: “Non possiamo proporci un ideale di santità che ignori l’ingiustizia di questo mondo, dove alcuni festeggiano, spendono allegramente e riducono la propria vita alle novità del consumo, mentre altri guardano solo da fuori e intanto la loro vita passa e finisce miseramente”.

Il problema non è ritenere l’impegno sociale inferiore a quello etico. Il problema è il tipo di impegno sociale: la Chiesa di Bergoglio è un cancro che lavora alla distruzione del corpo sociale. E’ stata dirottata da un manipolo di fanatici.