Islamica fa la vittima: “Spinta in treno perché velata”

Vox
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Se sei una ragazza italiana e ti fanno a pezzi, non bastano mesi di indagini perché i media di distrazione di massa accettino la realtà.

Ma se sei un’islamica velata, una delle tante che occupa il nostro territorio, allora ti basta scrivere una cosa su facebook perché, senza verifiche e contraltare, i media inizino a veicolare il tuo messaggio:

Houda Latrech vive in provincia di Varese ma fa l’università a Milano, per questo prende il treno al mattino presto e poi la metropolitana, ed è nella stazione di Milano Garibaldi della metropolitana verde, racconta su facebook che alle 8.17 di ieri un uomo l’ha spinta e ha iniziato ad insultarla perché porta il velo. E’ salito con lei sul treno, le ha urlato dandole dell’assassina, dicendole di tornare a casa.

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Impaurita ha però trovato la solidarietà degli altri passeggeri, che hanno fatto scudo e l’hanno abbracciata fino a quando l’uomo non è sceso dal convoglio. “Oggi scrivo, tremando, ma scrivo – ha spiegato nel suo lungo post -, e non scrivo per lamentarmi, non scrivo per polemizzare, non è un J’accuse quello che ho intenzione di fare, ma un ringraziamento. Perché non sono una vittima e non cadrò nel vittimismo, non cederò all’odio e alla paura”. Ha scritto per dire grazie a Vanessa, la ragazza che l’ha abbracciata, e agli altri passeggeri.

VERIFICA LA NOTIZIA

Ovviamente, non è possibile verifica il suo racconto. Chiunque potrebbe scrivere qualunque cosa su facebook. Ma l’agenzia di fake news Ansa condivide.

Se non volevi fare la vittima, non dovevi farla. Sugli stessi treni, i tuoi correligionari violentano ragazzine italiane un giorno si e l’altro pure. Non le spingono.