Urta per sbaglio un clandestino: italiano picchiato a Milano

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E’ bastato un lieve tocco con un ombrello per scatenare la furia del migrante. Prima lo ha colpito con un violento pugno al capo e poi lo ha inseguito fino all’ingresso del suo studio, costringendolo e rifugiarsi nel portone per evitare un pestaggio violento.

Un giovane avvocato milanese è stato aggredito mercoledì scorso da un mendicante nigeriano che di solito esige l’elemosina fuori da una edicola di largo Augusto, pieno centro di Milano. Uno dei tanti finti profughi che il racket ha sparso in tutta la città. Come in tutte le altre città italiane.

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Verso mezzogiorno, secondo quanto raccontato dalla stessa vittima, il professionista lo ha urtato per sbaglio causando la violenta reazione: prima un colpo a tradimento, un pugno alla nuca, poi l’inseguimento fino a via Durini, dove l’avvocato si è rifugiato nel portone del palazzo in cui c’è il suo studio. Non contento, il nigeriano ha continuato ad inveire e minacciare la vittima.

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Giovedì mattina, il mendicante è stato trovato ancora fuori dal suo ‘luogo di lavoro’, la solita edicola – anche il titolare ha confermato la sua presenza fissa in zona – ed è stato portato in Questura. Lì, i poliziotti hanno scoperto che a suo carico esiste un provvedimento di espulsione firmato dal Questore di Varese scaduto il 10 gennaio. Ovviamente un provvedimento sulla carta.

Il ventenne è stato quindi denunciato per inosservanza al decreto di espulsione. Ma è ancora a Milano.