“Sequestro Butac duro colpo per credibilità siti anti-bufale”

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Il Primato Nazionale sul sequestro del sito di disinformazione Butac.it
Linguaggio ammiccante, una missione (autoassegnatasi) di giudici della verità, toni che malcelano snobismo ad ogni pié sospinto con la scusa della lotta alle fake news. Parliamo dei siti cosiddetti di “debunking”, fra i quali in Italia Butac (alias Bufale Un Tanto Al Chilo) è indiscusso leader.

http://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/butac-sequestro-procura-bologna-83002/

O meglio, lo era fino ad oggi. Perché da qualche ora la pagina è inaccessibile. Un attacco hacker russo a favore di Trump? La rivincita degli antivaccinisti? Nulla di tutto questo: Butac è stato sequestrato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’ambito di un’inchiesta penale condotta dalla Procura di Bologna. Il procedimento riguarda un articolo, pubblicato nel 2015, in merito ad un trattamento di medicina alternativa proposto da un oncologo. Quest’ultimo avrebbe sporto querela, da cui la decisione dei magistrati felsinei di procedere al sequestro preventivo.

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Fin qui la cronaca. “È stata una sorpresa il sito completamente bloccato con tutti i suoi 3mila articoli”, ha commentato a TgCom24 Michelangelo Coltelli, alias maicolengel, fondatore e curatore di Butac. “Per una querela per diffamazione senza richiesta di rimozione del pezzo in questione – continua – è stato interrotto dalla Procura di Brindisi (Bologna in realtà, ndr) un servizio di pubblica utilità nella guerra alle fake news”.

Al netto del contenuto dell’articolo in sé – al quale non è possibile al momento accedere – il sequestro di Butac rappresenta comunque un duro colpo alla credibilità degli apostoli del fact checking, da sempre pronti ad ergersi con ad unici interpreti della realtà. Un atteggiamento di superiorità morale, che trasuda perfettamente dalle parole di Coltelli, basata su pretese di tipo scientifico come il sedicente “Indice fuffa” (diritti riservati alla stessa Butac), utilizzato a piacimento e con criteri tutto tranne che…scientifici, vista le generosità con la quale viene appioppato o meno. Chissà a che livello sarà per quanto riguarda la decisione della Procura di Bologna…

Dubitiamo che il tribunale di Bologna, così tendente a sinistra, abbia sequestrato il sito per una semplice querela di un ‘oncologo’. Si tratta di un procedimento molto grave che non condividiamo ma che, certamente, si baserà su qualcosa di molto più serio.