Bimba ‘ai domiciliari’ perché non vaccinata

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È il primo giorno di scuola dopo le vacanze di Pasqua, ma ad aspettarli davanti alla porta dell’asilo nido al posto delle maestre e dei compagni, ci sono due vigili.

“Ho capito subito perché erano lì, nostra figlia non è vaccinata e avevamo ricevuto la raccomandata che ci diceva che sarebbe stata espulsa” racconta Eros Giustetto, 45 anni, di Luserna San Giovanni, dove vive insieme alla figlia, alla compagna e altri due figli di lei. “Ci siamo presentati lo stesso, perché avremmo voluto farle finire l’anno scolastico. Ad agosto compirà tre anni, è sana come un pesce, non si ammala mai”.

È l’unica piccola allieva dell’asilo nido comunale di Torre Pellice a non essere in regola con le vaccinazioni.

“Abbiamo chiesto di fare gli esami per verificare che non abbia intolleranze ai farmaci – racconta il padre – ma non ci hanno ancora risposto. E avevamo un accordo con il medico dell’Asl di Pinerolo: dopo quegli esami ci saremmo visti e avremo deciso cosa fare, ma il segretario comunale ha forzato la mano e siamo stati sbattuti fuori da scuola”.

Per il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno: “Abbiamo dovuto prendere un provvedimento a seguito della normativa Lorenzin e delle procedure indicate dalla Regione. La legge è questa, con la famiglia è da ottobre che ci si incontra in Comune e che ci si scambia lettere. I genitori erano stati avvisati che da oggi, alla riapertura del nido, l’utente non era più ammissibile, quindi abbiamo mandato i vigili qualora la famiglia si fosse presentata. Così è stato e gli agenti hanno spiegato loro che bisognava applicare le norme. Se la famiglia adempie alla normativa, la struttura è aperta, ci mancherebbe”.

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“Mi ha chiesto perché non poteva entrare in classe, le ho spiegato che c’erano dei problemi, poi l’ho portata a lavorare con me, perché non sapevo con chi lasciarla” .

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Eros e la compagna lavorano come operatori sanitari in una comunità di assistenza per disabili. “Ci stiamo organizzando per trovare una soluzione – spiega – ci sono asili steineriani che accettano anche bambini non vaccinati, la iscriveremo lì”.

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“Altri bambini di altre scuole potrebbero essere espulsi nei prossimi giorni – spiega Giustetto – abbiamo anche sentito il nostro avvocato per capire come opporci. Siamo contrari ai vaccini esavalenti e alcuni non li riteniamo utili. Se la portiamo alla Asl, però, glieli fanno tutti».

C’è troppo fanatismo dall’una e dall’altra parte. Soprattutto dalla parte di chi vuole vaccinazioni di massa. Anche perché sono poi gli stessi che ci impongono la presenza di individui che, certamente, vaccinati non sono. E anzi: li invitano anche nelle scuole. A loro, i vigili non li bloccano sulla porta.




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