A processo perché augurano la morte ai profughi su Facebook

Vox
Condividi!

Ennesimo processo farsa contro

Il trasferimento dei primi 14 profughi da Cona a Portogruaro scatenò, giustamente, lo scorso luglio, un’accesa protesta sul gruppo “Sei di Portogruaro se…”.

Una protesta che, secondo la Procura di Pordenone, era intrisa di «odio etnico, nazionale, razziale o religioso». Perché nell’immaginifico mondo delle procure, imporre sul territorio clandestini è normale, ‘odiarli’ è reato.

Vox

Ed è con l’aggravante della discriminazione razziale che il pm, tal Federico Baldo, ha ottenuto il giudizio direttissimo per quattro utenti Facebook. Si tratta dei portogruaresi Roberto S., 44 anni e Rudy R. (33) e di due abitanti di Concordia Sagittaria, Giuseppe B. (34) e Gabriele M. (55).

Secon

VERIFICA LA NOTIZIA
do il pm, con le frasi pubblicate sull’accoglienza dei fancazzisti, i quattro imputati avrebbero incitato a commettere violenza contro i profughi. «Che gli diano fuoco», commentava uno dei quattro. «Bisogna aiutarli, ne ospitiamo uno in ogni casa e li laviamo con la benzina e poi li asciughiamo col lanciafiamme…», aggiungeva un altro.

Frasi eccessive, ma frasi. Purtroppo, in Italia ci sono magistrati attivisti che ritengono più grave augurarsi la morte di un invasore rispetto al farci soldi.