Famiglie albanesi scaricano figli in Italia: “Fatevi mantenere da italiani”

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IL FENOMENO E’ PARTICOLARMENTE ALLARMANTE IN EMILIA ROMAGNA E TOSCANA: GLI ALBANESI PORTANO I FIGLI IN ITALIA E POI LI AFFIDANO AI COMUNI, CHE DEVONO OSPITARLI

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L’allarme sul fenomeno degli abbandoni di minori albanesi non si placa.

Sott’esame il preoccupante moltiplicarsi di casi di minori albanesi che arrivano con visto turistico e poi rimangono in Emilia-Romagna e in altre regioni ospitati nelle varie strutture di servizio, dove ricevono accoglienza e accesso ai servizi scolastici. In questo modo vengono inseriti nel sistema di tutela dei minori non accompagnati, avendo però famiglie e parenti in Albania e in Italia.

Ai minorenni senza famiglia al seguito, infatti, lo Stato italiano garantisce una serie di servizi (vitto in strutture di accoglienza, alloggio, istruzione e via dicendo). Ovviamente non ai figli degli italiani. Questo ha fatto sì che le famiglie albanesi annusassero la possibilità di scaricare il mantenimento dei figli sui contribuenti italiani. Per anni.

Tanto che la procura dei minori dell’Emilia Romagna, in cinque anni, è stata costretta ad aprire oltre 200 casi per truffa ai danni dello Stato, contro finti minori albanesi soli e contro i loro genitori.

Per questo il consigliere regionale di Forza Italia in Emilia Romagna, Galeazzo Bignami, ha presentato una interrogazione per capire quante volte i pm abbiano rilevato possibili abusi del sistema di protezione dei minori. Ed ecco che emergono i 243 fascicoli aperti dalla procura.

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Si tratta di vero e proprio abbandono di minori sulle spalle degli italiani da parte delle famiglie albanesi, una violazione della Convenzione di New York sui diritti dei bambini e una chiara elusione delle norme e della legalità. Un fenomeno, in aumento costante, e ormai insostenibile da parte dei Comuni: non possiamo cedere il nostro welfare a chi aggira le norme o a chi viene in Italia a studiare! L’aggravio di costi per Comuni di fatto costretti a prendersi carico di queste situazioni di abbandono è intollerabile. Lo Stato, infatti, riconosce una quota di 45 euro al giorno a fronte di una media giornaliera di spesa variabile tra 80 e 120 euro. La situazione, oggi, è particolarmente grave: lo testimoniano i recenti dati del Rapporto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. In Emilia Romagna su 587 minori stranieri non accompagnati, 374 (il 63%) è albanese.

“Nella maggiore parte dei casi, ovvero quelli in cui è apparsa provata una condotta volta a sottacere le modalità d’ingresso nello Stato, la presenza di parenti sul territorio e la volontà artatamente dissimulata di porre a carico degli enti pubblici il mantenimento del minore – ha riferito la procura dei minori alla Gualmini, come riportato dal Resto del Carlino – èstato richiesto il rinvio a giudizio degli imputati minorenni e trasmessa la notizia di reato a carico dei maggiorenni (genitori o adulti accompagnatori) alle procure ordinarie del distretto”

I minori non accompagnati, in Italia, risultano 9.699; quelli albanesi 1.159 (11,9%). In Emilia-Romagna i minori albanesi non accompagnati rappresentano il 63,7% del totale dei minori (374 su 587 al 31 ottobre 2015). I minori di altre nazionalità sono solo 172, il 36,3% del totale. L’Emilia-Romagna poi ospita un terzo del totale dei minori albanesi presenti in Italia (il 32,2%); la seconda regione è la Toscana con il 23%.

“Si tratta di vero e proprio abbandono di minori da parte delle proprie famiglie, una violazione della Convenzione di New York sui diritti dei bambini e una chiara elusione delle norme e della legalità – ha sottolineato la vicepresidente Gualmini -. Un fenomeno, in aumento costante, e ormai insostenibile da parte dei Comuni: non possiamo cedere il nostro welfare a chi aggira le norme o a chi viene in Italia a studiare! L’aggravio di costi per Comuni di fatto costretti a prendersi carico di queste situazioni di abbandono è intollerabile. Lo Stato, infatti, riconosce una quota di 45 euro al giorno a fronte di una media giornaliera di spesa variabile tra 80 e 120 euro. La situazione, oggi, è particolarmente grave: lo testimoniano i recenti dati del Rapporto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. In Emilia Romagna su 587 minori stranieri non accompagnati, 374 (il 63%) è di origine albanese.

Questo avviene perché il nostro governo ha tolto la necessità di visto d’ingresso agli albanesi, che così fanno entrare i loro figli in Italia come andassero a Durazzo. E voi li mantenete: a 100 euro al giorno. Più le tasse scolastiche che versate per loro.

Per quale motivo, questi minorenni non vengono messi sotto la responsabilità dell’ambasciatore albanese e rispediti a Tirana? Perché il governo italiano è un governo di dementi, tutti da impiccare al palo più alto.