Leonardo, sgozzato da un marocchino mentre va al lavoro

Vox
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Per tutti gli altri giornali, i crimini degli immigrati sono solo un mezzo per qualche clic in più. Per noi no. Non dimentichiamo la lunga scia di sangue. Ricordiamo le vittime italiane.

IL 30 marzo di un anno fa, moriva a Prato Leonardo Lo Cascio, un giovane uomo che oggi avrebbe 39 anni.

Ad ucciderlo, sgozzandolo, un ventenne marocchino. Lo arrestarono i carabinieri di Prato, mentre era in attesa di imbarcarsi per il Marocco all’aeroporto di Bologna.

Gli islamici hanno il vizio di sgozzare. Del resto è loro pratica comune farlo con gli animali durante la Festa del Sacrificio, e passare dal capretto all’uomo non è poi salto così complesso, una volta che ci fai l’abitudine.

Leonardo stava andando al lavoro quando venne ucciso. Faceva il portiere di notte in un hotel del posto. Lui lavorava, a differenza della risorsa marocchina.

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Una volta sgozzato, ebbe solo la forza di fare qualche passo, come confermarono le tracce di sangue sul marciapiede, per poi crollare a terra. Come corpo morto cade.

Una vittima dimenticata dai media. E dai politici. Vuoi mettere il migrante costretto ad urinare dai gendarmi francesi?

Dimenticato perché lavorava. Perché era italiano. Ma noi non dimentichiamo.