Arriva la seconda moschea torinese: “Sarà il simbolo della città”

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Al posto del rettangolo di gioco, inaugurato nel 1936 con il nome di “Campo del Littorio”, in piena epoca fascista, e poi intitolato negli anni Settanta al calciatore del Settimo, “Walter Guerra”, sorgerà quindi la nuova grande moschea, la seconda moschea torinese. E non sarà una moschea qualsiasi: a disegnarla sarà un vero e proprio archistar, Italo Rota, già con la lingua penzolante per realizzare quella di Milano.

Un tempo si costruiva per esaltare la propria identità, oggi per celebrare l’invasione. Da Bernini a Rota, declino totale.

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L’altro giorno gli arresti e la notizia che i terroristi islamici si ritrovavano alla moschea di Torino. Ora, probabilmente perché abbiano più luoghi di ritrovo, ecco che il PD dà il via libera ad una seconda mega moschea.

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“Sarà questo il nuovo monumento simbolo della città di Settimo Torinese – spiega la vicesindaca Elena Piastra – da qui partiremo per rilanciare la nostra candidatura a capitale della cultura. Con la moschea avremo quel monumento simbolo che prima mancava. Un edificio di pregio disegnato da un professionista di fama internazionale. Sarà simbolo di integrazione e multiculturalismo. Valori che la nostra città promuove e ha già fatto propri in questi anni. Penso al Dado, al centro Fenoglio. Ospitare una delle moschee più belle d’Italia, e forse del mondo, sarà un privilegio per la nostra città”.

Avete letto? Simbolo di una città italiana una moschea. Questo è il PD.