Prenderà il via domani mattina, 31 marzo, la prima fase del rimpatrio di circa 600 rifugiati siriani verso il villaggio di Beit Jinn, a sud-ovest di Damasco. Lo riferisce l’agenzia di stampa libanese “Nna”. Attualmente i rifugiati si trovano nei villaggi libanesi di Chebaa e Ourkoub, nel sud-est del paese, al confine con la Siria.
L’operazione di trasferimento dei rifugiati avverrà in coordinamento tra la Sicurezza generale libanese e l’organo omologo siriano.
Perché la guerra in Siria è finita in quasi tutto il territorio. A parte la zona curda del nord, ‘grazie’ alla Turchia, e alcune zone intorno a Damasco, dove i terroristi islamici già finanziati dall’Occidente sono però ormai in rotta.
E’ per questo, per non rischiare di rimanere senza profughi siriani da ricollocare in Italia, che i famigerati corridoi umanitari dal Libano accelerano. Non vorrete che tornino a casa, magari aiutati anche finanziariamente dai Paesi occidentali, no, servono a destrutturare etnicamente l’Europa. Del resto noi siamo mica Israele, che puoi sparare a chi tenta di varcare i confini.