Finti profughi diventano clandestini e assediano Vicenza – VIDEO

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DA SCHIO A VICENZA IN TRENO AL SEGUITO DI UN GRUPPO DI “PROFUGHI”: AUMENTANO I CLANDESTINI, SERVONO AREE DI CONFINAMENTO FORZATO ED ESPULSIONI DI MASSA

Nei giorni scorsi il portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi si è recato a Campo Marzo nel capoluogo berico per verificare di persona la situazione del parco, dopo che in questi ultimi mesi, ai controlli delle forze di polizia, si è aggiunta la costante presenza di una ronda di militari appartenenti all’operazione “Strade Sicure”.
Alex Cioni è arrivato in treno da Schio seguendo un gruppetto di migranti presumibilmente ospiti nelle strutture della città dell’alto vicentino, i quali una volta giunti a Vicenza si sono dispersi aggregandosi con altri gruppetti di africani sparsi tra Campo Marzo e le vie limitrofe.

Non è la prima volta che gli attivisti del comitato si ritrovano tra i vialetti del parco per fotografare l’evidenza di una situazione di degrado la cui responsabilità è delle decine di migranti che occupano l’area ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

“Nulla di nuovo da quelle parti, scopriamo l’acqua calda di un meccanismo criminale ormai conosciuto molto bene dai vicentini come dagli scledensi, ma bisogna comunque passarci tra quei viali per rendersi conto veramente di come quella zona sia diventata un corpo estreneo della città” -spiega Cioni- che con questo giro di perlustrazione ha voluto sottolineare che il problema degli “sgraditi ospiti va affrontato con fermezza e determinazione”, ma che solo lo Stato può attuare “se ci sarà l’adeguata volontà politica di fare ciò che serve”.

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+++ Dopo un anno torniamo a Vicenza nei dintorni di Campo Marzo al seguito di un gruppetto di sedicenti profughi ospiti in alcune strutture dell'alto vicentino: gruppetto che poi si è disperso unendosi con altri soggetti africani presenti trai i viali del parco. Nonostante l'arrivo nei mesi scorsi della ronda dei militari e i numerosi blitz delle forze dell'ordine, Campo Marzo rimane un'area che in pieno possesso di spacciatori e consumatori di droghe, mentre i cittadini stanno lontani da quello che dovrebbe essere il biglietto da visita d'ingresso al centro cittadino. E' una situazione che è destinata a peggiorare se il nuovo governo che andrà ad insediarsi nelle prossime settimane, non darà il via ad una concreta politica di espulsioni di massa dei soggetti responsabili del degrado urbano a cui non sta scivolando solo quest'area del capoluogo berico ma pure realtà di provincia come Schio +++ PrimaNoi #immigrazione #clandestini #pusher #migranti #profughi

Posted by Alex Cioni on Sunday, March 25, 2018

Secondo il portavoce di PrimaNoi, “nonostante l’arrivo del prezioso contributo della ronda dei militari e i numerosi blitz delle forze dell’ordine, tutta l’area d’ingresso al centro storico rimane in pieno possesso dei spacciatori africani e dei consumatori di droghe spesso nostrani, mentre i cittadini si guardano bene dal passeggiare da quelle parte legittimando indirettamente l’occupazione del parco da parte degli immigrati”.

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Alla luce del calo degli ospiti nei centri d’accoglienza, dei quali buona parte sono fuoriusciti per assenza dei requisiti per l’ottenimento del permesso di soggiorno, “è facile prevedere che i problemi nelle nostre città possano solo peggiorare -continua Cioni-, grazie all’aumento degli sbandati che vanno ad ingrossare le fila dei clandestini e quindi di coloro che vivono di espedienti come lo spaccio per sopravvivere”.

In questa fase di interminabili e noiose discussioni per la formazione del Governo, il comitato auspica che la politica nazionale riesca a trovare quelle convergenze necessarie per dare un Governo agli italiani che, tra i primi provvedimenti urgenti, preveda un rafforzamento dei struture come i Cie dove confinare forzatamente i clandestini e con essi le espulsioni di massa di chi non ha diritto di stare dentro i confini nazionali.

“Se vogliamo riappropriarci dei nostri parchi, non v’é altra via alla strada della fermezza -afferma Alex Cioni-, bisogna allontanare tutti quei soggetti responsabili del degrado urbano che interessa importante aree del capoluogo e che non lascia indenni cittadine della provincia come quella scledense. Va fatto nell’interesse dei dettadini per bene tra cui -precisano dal comitato- ci sono molti stranieri che non meritano di essere accomunati a quella gentaglia”.