Sull’imbarcazione, per ogni traversata, venivano complessivamente trasportate dalle 12 alle 15 persone. Ogni clandestino pagava, per arrivare in Italia, circa 5.000 euro. Dunque, ciascun viaggio, poteva generare complessivamente profitti anche fino a 75.000 euro, compreso il contrabbando di sigarette. Nel corso dell’operazione, i carabinieri hanno anche sequestrato due fuoristrada utilizzati dall’organizzazione quali mezzi d’appoggio per il trasbordo dei tabacchi lavorati esteri.
L’inchiesta ha permesso d’accertare che il gruppo criminale avrebbe portato a termine vari sbarchi, tra cui quelli del 2 gennaio 2017 e del 17 febbraio dello stesso anno, avvenuti nelle coste del trapanese. Il coordinatore delle traversate – stando a quanto è emerso dalle indagini – sarebbe stato un italiano, il quale spesso si recava in Tunisia allo scopo di poter meglio gestire l’organizzazione dei viaggi e prendere accordi diretti con i tunisini.
