Profughi vanno a scuola e chiedono di essere toccati

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Mandano i cosiddetti ‘profughi’ nelle scuole. Nonostante siano per la maggior parte, come da statistiche, spacciatori o, nel peggiore dei casi, assassini di ragazzine.

E loro ne approfittano: “Quando ci incontrate non abbiate paura di toccarci: siamo esattamente come voi”. Vogliono essere toccati.

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Mettere in contatto ragazzine con persone sconosciute, delle quali non si sa nulla – non solo a livello sanitario – è criminale.

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L’appello ad essere toccati in una serie di incontri della famigerata Cooperativa Matrix con i ragazzini della Scuola Secondaria I grado di San Buono dell’Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro” di Gissi.

L’obiettivo è quello di convincere i ragazzini e soprattutto le ragazzine a ‘familiarizzare’ con i finti profughi presenti sul territorio Vastese.