Giorgia Meloni presenta un esposto alla Procura di Roma contro il premier uscente Paolo Gentiloni per fare luce sul famigerato trattato di Caen tra Italia e Francia che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 25 marzo e che, di fatto, cede pezzi di sovranità italiana alla Francia:
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Al governo uscente Meloni, che aveva già annunciato azioni durissime in ogni sede per scongiurare le conseguenze di questa vicenda dai contorni definiti «torbidi», intima di «agire immediatamente per interrompere la procedura unilaterale di ratifica attivata dalla Francia presso Bruxelles, che in caso di silenzio assenso da parte italiana conferirà de iure i tratti di mare in questione alla Francia arrecando un gravissimo danno ai nostri interessi nazionali».
Secondo la Farnesina, invece «l’accordo bilaterale del marzo 2015 non è stato ratificato dall’Italia e non può pertanto produrre effetti giuridici».
La Meloni invoca l’intervento del presidente Sergio Mattarella «affinché questo trattato, che importa variazioni del territorio italiano, si sottoposto al voto di ratifica del Parlamento come previsto dall’articolo 80 della nostra Costituzione». Nell’esposto, che verrà sottoscritto da tutti i parlamentari di Fdi, si ipotizzano i reati di atti di ostilità e infedeltà contro lo Stato italiano. «Fratelli d’Italia – avverte la leader del partito – non permetterà a un governo delegittimato dal voto popolare di regalare a una nazione straniera una parte delle nostre acque territoriali».