Una donna svedese, nata e cresciuta in Svezia fugge nel paese della madre, l’Ungheria, perché il suo paese di nascita è diventato un inferno multirazziale fuori controllo. Dove è impossibile uscire sole in intere zone della capitale Stoccolma e di altre città:
Quello che descrive la signora è un vero e proprio incubo con infermiere regolarmente molestate tanto da dovere lasciare il lavoro.
Parla poi del totale embargo informativo sulla reale situazione svedese. Con i giornali e le televisioni che nascondono la verità.