L’affluenza alle urne registrata alle 10 del mattino, ora di Mosca (8 in Italia), alle elezioni presidenziali è stata di oltre il 16,5%.
Si tratta di un dato molto superiore a quelli registrati nelle precedenti tornate elettorali presidenziali. Probabilmente una reazione popolare alle minacce di Londra e del deep state americano.
L’affluenza alle urne alle 10:00 era del 6,36% nel 2000, dell’8,01% nel 2004, dell’8,94% nel 2008 e del 6,53% nel 2012.
Oggi invece il dato è di 16,55%. Lo riporta Interfax. Si tratta di una buona notizia per il presidente Vladimir Putin, la cui rielezione è scontata con percentuale bulgare: i russi non vogliono tornare alla cleptocrazia degli oligarchi.
E 43 osservatori internazionali provenienti da 20 paesi, tra cui Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Ucraina, sono arrivati in Crimea per monitorare le elezioni presidenziali russe, che si svolgono per la prima volta nella penisola del Mar Nero.
Ai seggi anche giornalisti russi e stranieri. Le elezioni presidenziali russe avvengono proprio nel giorno del quarto anniversario dell’ingresso nella Federazione Russa della Crimea dopo il contestato referendum.