Questa mattina, appena entrati nella città curda di Afrin, da tipici iconoclasti islamici hanno abbattuto la statua del fabbro Kawa, eroe del popolo curdo che uccise il tiranno assiro Dehok, un mito che si rinnova il 21 marzo di ogni anno con la festa del Newroz.
Non c’è differenza tra i teppisti di Erdogan e i miliziani di ISIS. Tranne usa: fanno parte della Nato.
Turchi e Turcomanni (popolazioni turciche in Siria) avrebbero espugnato la città nell’enclave curda nel nord ovest della Siria. Di fatto occupando uno Stato sovrano dopo due mesi di offensiva.
«La città è stata conquistata questa mattina alle 8:30 (le 06:30 italiane)», ha annunciato il presidente turco Erdogan, citato dall’agenzia di stampa «Anadolu». Le forze ribelli siriane alleate dei turchi hanno preso il «controllo totale della città» ha esultato.
Una vera e propria campagna di invasione. Erdogan ha parlato da Ankara, dove si celebra l’anniversario della vittoria di Canakkale, quando nel 1915 l’impero ottomano, grazie a delle mine piazzate nel Mar di Marmara, riuscì a respingere l’assalto della Royal Navy inglese e della marina francese che intendevano liberare Costantinopoli.
Il trionfale annuncio di Erdogan è stato smentito poco dopo da un alto funzionario curdo. Hadia Yousef ha detto all’Associated Press che i combattimenti sono ancora in corso e che i combattenti curdi non sono scappati ma stanno aiutando i civili a fuggire dai «massacri» perpetrati dalle forze turche e dai loro alleati nell’enclave.
🆘‼😬🔥 Northern #Syria: the so-called "olive branch" jihadists in the #Afrin area are checking the purses of killed civilians in search of money. The victim is mocked because he only has 1000 Syrian lira and no dollars or Euros. In this area the biggest scum is on the way! pic.twitter.com/XalknlKqx6
— Onlinemagazin (@OnlineMagazin) 18 marzo 2018
Oltre 1.500 combattenti curdi sono stati uccisi in due mesi, da quando è iniziata l’operazione «Ramoscello d’ulivo» lanciata dalla Turchia» per cacciare i curdi siriani dall’area di Afrin.
E’ un genocidio. La Nato sta commettendo un genocidio.
🆘‼😯🔥 Northern #Syria: Kurdish villagers in the #Afrin region are being forced by #Turkey-backed jihadists to shout Islamist slogans. pic.twitter.com/IjkrWBpcLY
— Onlinemagazin (@OnlineMagazin) 18 marzo 2018