Brigatista rossa attacca vittime delle sue stragi, è tempo di rimetterli dentro

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Barbara Balzerani, dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse e membro del commando che ha rapito Aldo Moro ha scatenato una vera e propria bufera per una sua dichiarazione nel corso della presentazione del suo libro in un centro sociale.

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La Balzerani ha messo nel mirino le vittime del terrorismo: “C’è una figura, la vittima, che è diventato un mestiere, questa figura stramba per cui la vittima ha il monopolio della parola. Io non dico che non abbiano diritto a dire la loro, figuriamoci. Ma non ce l’hai solo te il diritto, non è che la storia la puoi fare solo te”. Cinismo allo stato puro che ha ferito i figli e le figlie di chi ha perso la vita per mano dei terroristi. E così è arrivata a distanza la risposta della figlia di Aldo Moro, Fida, che in un video su Youtube ha attaccato l’ex brigatista: “Che palle il quarantennale lo dico io che non l’ho provato e che l’ho subito e che ho il titolo per dirlo. Perché il quarantennale mi dà dolore. Ma la signora Balzerani non può dirlo perché lei è tra coloro che l’hanno provocato”.

E nell’intervento della Balzerani a Firenze c’è un altro passaggio discutibile: “Non è che se vai a finire sotto un’auto sei una vittima della strada per tutta la vita, lo sei nel tempo che ti aggiustano il femore…”. Ma non finisce qui. Solo qualche tempo fa su Facebook l’ex Br aveva scritto: “Chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40ennale?”.

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In un Paese normale, i terroristi delle Brigate Rosse, che si dichiaravano militari in guerra contro lo Stato italiano, sarebbero stati giustiziati da plotoni di esecuzione. Come si fa in guerra contro i nemici che uccidono in modo indiscriminato.

Invece no. Condanne demenziali dopo le quali sono in giro a pontificare in strutture come i centri sociali che sono i covi di odierni teppisti rossi e futuri terroristi rossi. Tutto questo, mentre si perseguitano i patrioti per quello che pensano, dicono o scrivono.

Questi delle BR non sono mai stati delle cime, non avrebbero altrimenti ucciso pensando di portare un cambiamento attraverso la violenza – la violenza non porta mai al cambiamento della società, porta alla reazione contraria, e se sei minoranza, come loro erano, alla sconfitta -, e oggi tornano a dimostrarlo evitando un rispettoso silenzio sulla loro sanguinaria stupidità. Perché di stupidi sanguinari stiamo parlando.