Ungheria: clandestino condannato a 7 anni di carcere, atto terrorismo

Vox
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“Atti di terrorismo”, con questa accusa un tribunale ungherese ha condannato a sette anni di reclusione Ahmed Hamad, un siriano con cittadinanza di un paese Ue, Cipro, che nel 2015 cercò di sfondare la barriera di sicurezza con la Serbia lanciando sassi contro la polizia, per fare entrare alcuni clandestini.

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La sentenza arriva dalla corte di Szeged, cittadina meridionale dell’Ungheria. I fatti risalgono al 16 settembre del 2015, un giorno dopo la chiusura della frontiera da parte del Governo di Viktor Orbán, quando centinaia di clandestini violenti forzarono l’apertura del cancello di frontiera attaccando la polizia. Ahmed faceva parte del gruppo e incitava la folla islamica dall’altoparlante.

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Condannato nel novembre del 2016 a 10 anni di carcere, in appello aveva ottenuto un nuovo processo. Ahmed è apparso in tribunale ammanettato e con i piedi incatenati, sorvegliato da diversi poliziotti col volto coperto dal passamontagna. A tutti gli effetti, un trattamento da vero terrorista. Così, in Ungheria, si tratta chi attacca la polizia guidando una massa di clandestini dentro le frontiere.