Adesca minorenni grazie a Facebook, paradiso dei pedofili

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Facebook è il paradiso dei trafficanti di clandestini, dei pedofili e degli adescatori di ragazzini. Se il brufoloso apolide spendesse lo stesso tempo che impegna nel perseguitare la libertà di espressione con pedofili e trafficanti, forse sarebbe meglio. Ma i social sono nati per un altro scopo.

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Un 41enne di Modugno (Bari), Michele Lambresa, già condannato per abusi su otto minori, è stato arrestato dalla Polizia Postale per adescamento di altre quindici ragazzine di età compresa fra i 10 e i 14 anni, una delle quali violentata. L’uomo è in carcere da dicembre 2015 per la prima vicenda che, nel luglio 2017, gli è costata una condanna in primo grado a 8 anni e 8 mesi di reclusione. Questi nuovi episodi si riferiscono al periodo in cui era ancora in libertà. Stando alle indagini della Polizia Postale, coordinate dal pm Simona Filoni, Lambresa utilizzando falsi account Facebook e fingendosi un adolescente di bell’aspetto, contattava le ragazzine sui social network con l’intento di instaurare rapporti affettivi e fiduciari, finendo per inviare loro filmati . Per adescare le sue vittime, utilizzando differenti identità su altrettante chat, l’uomo talvolta si fingeva tale “Francesco Bho”, ragazzo innamorato e protettivo, e in altri casi si presentava come “Miki Lam”, uomo cattivo e aggressivo.