Cittadini condannati a 3 mesi per avere scritto: “Civiltà Occidentale è superiore”

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Ci risiamo con le sentenze liberticide. Mentre si scarcerano i picchiatori egiziani dei poliziotti, si condannano persone per il solo fatto di avere diffuso volantini: e in democrazia non importa cosa c’è scritto sopra.

Con volantini distribuiti nella primavera 2013 a Magenta e a Corbetta, comuni del milanese, propagandavano nell’ambito di iniziative politico-elettorali idee fondate sulla superiorità della civiltà occidentale.

I piccoli manifesti invitavano “l’uomo bianco” a difendere le donne italiane dagli assalti degli immigrati, oppure attribuivano la responsabilità di “droga, stupri, rapine, prostituzione, criminalità e disoccupazione” a “uomini latino-americani, asiatici e africani”. Come da statistiche, peraltro.

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Ma il gup di Milano, tal Franco Cantù Rajnoldi, non legge le statistiche, e ha condannato con il rito abbreviato a 3 mesi di carcere tre dei 7 imputati aderenti al Nsab-Mlns, il Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori. Il giudice ha mandato a processo altri due, per loro il dibattimento si aprirà il 10 maggio davanti alla decima sezione penale del Tribunale; ha accolto per altri due la richiesta di messa alla prova.

Come già scrivemmo per l’islamico condannato per avere scritto stupidaggini su facebook: la libertà di espressione è sacra. Questo vale per idee stupide e idee giuste. Non deve – o non dovrebbe – essere prerogativa dei magistrati decidere cosa si può o meno pensare e scrivere.

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E poi: la civiltà occidentale è superiore. E la razza bianca – o chiamatela come volete – ha partorito tutto ciò che oggi fa girare il mondo. Inutile negare l’evidenza attraverso processi sommari. Il gup di Milano può anche riempire le carceri di persone, non cambierà la realtà. Ma non è questo il punto: se un africano vuole scrivere che la sua civiltà è superiore, ha il diritto di scriverlo.

Ps. In casi come questi, i giornalisti uccidono il libero pensiero già scrivendo ‘neonazismo’ nel titolo, così da evitare al lettore di scoprire che le condanne non riguardano qualche crimine orrendo, ma solo dei volantini.