Pescara, campo gratis per i profughi calciatori: Comune in dissesto finanziario

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“Forza Italia presenterà in Consiglio comunale un ordine del giorno per chiedere alla giunta comunale di ripristinare il pagamento della tariffa di 15 euro all’ora per la Cooperativa Eta Beta che usufruisce del campo sportivo ‘Donati’ per l’attività amatoriale di 15 ragazzi immigrati, al pari di tutte le piccole Associazioni sportive locali che ogni giorno pagano la quota per far allenare negli impianti comunali i nostri bambini.

In alternativa chiederemo al Consiglio comunale di estendere la stessa agevolazione della gratuità alle nostre associazioni sportive che non navigano nell’oro e in cui dirigenti e famiglie si autotassano per far giocare i nostri ragazzi.

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È quanto deciso dopo la Commissione comunale che ha convocato i responsabili della Cooperativa per chiarire i contenuti della contestata delibera numero 783 in vigore dal 28 novembre scorso. In aula metteremo con le spalle al muro quella giunta Alessandrini che oggi fa beneficienza con i soldi dei pescaresi: nulla da eccepire sulla presunta bontà dell’iniziativa assunta dalla Cooperativa, tesa a dare uno svago a giovani che, in caso contrario, non hanno alcuna attività da svolgere nel corso delle lunghe giornate nei centri di accoglienza, ma non comprendiamo perché quella stessa cooperativa, che incassa milioni di euro dallo Stato per la gestione dei Cas, e di certo non ospita i presunti profughi per solidarietà, non debba pagare al Comune la quota fissata per l’utilizzo del campo, al pari di tutte le piccole società sportive che ogni giorno sono costrette ad arrampicarsi sugli specchi per continuare la propria attività”.

Lo ha annunciato il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco ufficializzando il provvedimento al termine della Commissione.

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“In sostanza – ha brevemente riepilogato il Vicecapogruppo D’Incecco – lo scorso settembre, il Coordinatore della cooperativa Eta Beta, responsabile del Centro di Accoglienza straordinaria Cas ‘San Donato’, ha chiesto al Comune di Pescara l’utilizzo degli impianti sportivi comunali per i ‘giovani migranti ospiti nel proprio centro di accoglienza’, informando l’amministrazione di aver costituito una Base Associativa sportiva con 15 ragazzi tesserati Endas. Nello specifico è stata chiesto, per la stagione sportiva 2017-2018, l’utilizzo del campo Donati, di via Imele, nella giornata del sabato, dalle 10 alle 12, e del Campo San Marco, in via Aldo Moro, il martedì e il giovedì, dalle 10 alle 12, due impianti che l’amministrazione comunale ha peraltro assegnato in gestione esterna a due Associazioni sportive, la Gladius Pescara 2010 e la Delfino Flacco Porto, con relativi bandi e spese a carico delle Associazioni. La giunta Alessandrini ha subito raccolto l’appello spingendosi oltre: nel provvedimento, così come nella relazione d’accompagnamento, si legge che la cooperativa avrebbe fatto richiesta di ‘concessione a titolo gratuito dei due impianti sportivi’, in realtà nella lettera del Coordinatore, allegata alla delibera, non si fa alcun riferimento alla richiesta di ‘utilizzo a titolo gratuito’. Quindi la giunta Alessandrini ha chiesto la disponibilità dei due impianti affidati in gestione esterna, solo la Gladius ha concesso l’assegnazione per il sabato mattina, e la giunta ha subito approvato la relativa delibera, sottolineando che ‘la prevista attività sportiva assume un’elevata valenza sociale in quanto risponde al bisogno di socializzazione e affermazione individuale di persone svantaggiate, nonché ha lo scopo di costruire occasioni di eque opportunità’. Ora, non solleviamo obiezioni nel merito dell’iniziativa, ma non riteniamo accettabile che per l’utilizzo dell’impianto la Cooperativa Eta Beta non debba pagare la quota fissata dall’attuale amministrazione, ovvero 15 euro l’ora, la stessa che viene implacabilmente imposta a tutte le piccole società sportive che si contendono gli esigui spazi sportivi del nostro territorio e che per consentire ai propri bambini tesserati di giocare e allenarsi devono sobbarcarsi di grossi sacrifici economici, che spesso ricadono, inevitabilmente, sulle famiglie. Le stesse piccole società, che non hanno certamente scopo di lucro, e che nel 2016 si sono visti raddoppiare le tariffe dalla giunta Alessandrini, con una stangata che, nonostante le proteste, non sono riusciti a fermare e alla fine si sono dovuti adeguare all’ineluttabile. Non comprendiamo perché, secondo il sindaco Alessandrini, l’attività proposta dalla cooperativa Eta Beta per i presunti profughi sia così socialmente rilevante da dover beneficiare non di uno sconto, ma addirittura di un azzeramento della tariffa, e dell’esonero dal pagare anche i consumi elettrici, mentre l’attività svolta sul territorio da società sportive storiche non meriti lo stesso riguardo. Peraltro – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco -, è vero che la Cooperativa Eta Beta risulta iscritta tra le Onlus, ma è altrettanto vero che per la gestione specifica degli immigrati nei centri di accoglienza la stessa cooperativa percepisce le indennità fissate dallo Stato, ovvero circa 35 euro al giorno per ciascun immigrato, che si traduce in milioni di euro all’anno, non è un’attività di solidarietà, ma è un’attività professionale che viene regolarmente compensata dal Governo. Dunque, a maggior ragione, riteniamo che la concessione elargita dalla giunta Alessandrini sia ingiustificata e inaccettabile. In Commissione giustamente i rappresentanti della Cooperativa hanno riferito di aver chiesto alla giunta Alessandrini tale possibilità e che la giunta comunale ha accolto la richiesta, assumendosene la responsabilità, dunque nulla da eccepire sotto il profilo della procedura amministrativa, ma è chiaro che quella gratuità è inopportuna, irrispettosa per un Comune che, fra l’altro, verserebbe, a detta del sindaco Alessandrini, in uno stato di predissesto, ed è inaccettabile. In Consiglio comunale presenteremo un ordine del giorno in cui metteremo la maggioranza di sinistra dinanzi a una scelta chiara: o ripristinare il pagamento della tariffa di 15 euro all’ora anche per la Cooperativa Eta Beta per l’uso dei campi di calcio comunali, disponibili a un’estensione della loro attività ben oltre il sabato mattina, ma sempre dietro pagamento della quota; in caso contrario chiederemo alla maggioranza di sinistra di votare la gratuità per l’uso degli impianti comunali anche per le piccole associazioni sportive che usano quei campi per attività ludiche pari a quelle della Cooperativa Eta Beta, da questo momento basta con le disparità. Se la maggioranza – ha avvisato il Vicecapogruppo D’Incecco – dovesse respingere entrambe le richieste, la città avrà un quadro chiaro di chi opera contro gli interessi dei pescaresi, mentre sotto il profilo contabile-amministrativo valuteremo la segnalazione agli Organi competenti di una gratuità a nostro giudizio anomala concessa da un’amministrazione comunale che ha dichiarato lo stato di predissesto della città”.