Ricordate: anche l’attuale legge permette a circa 200mila non italiani di divenire tali e, magari, essere eletti in Parlamento. Se davvero la Lega vuole difendere l’identità italiana, è necessaria una revisione in senso restrittivo della Legge sulla Cittadinanza
Un pericoloso foreign fighter italiano del gruppo jihadista dello Stato Islamico (Isis) che combatteva in Siria è rientrato in Europa verso la metà del 2017.
E’ quanto sostiene una organizzazione siriana per i diritti umani che pubblica la foto dell’uomo, tunisino, indicando sia il suo nome vero, Ghassan Rahal, che quello di battaglia, Abo Abdel Rahman al Tunisi.
Stando a quanto segnalato da “Euphrate Center Againest Violence and Terrorim”, al Balash indicato come “criminale di guerra” è “un cittadino italiano di origini tunisine nato nel 1992”.
“Siamo stati in grado di ottenere informazioni su Abu Abd al-Rahman al-Tunisi. Entrato nella provincia di Raqqa attraverso il confine turco verso la fine del 2013 ha giurato fedeltà all’organizzazione accompagnato da un un gran numero di stranieri”, scrive l’associazione pubblicando sulla propria pagina Facebook una scheda di al Rahal. Affermando che si tratta di “una delle figure più pericolose dell’organizzazione perché si è infiltrato nelle fazioni di opposizione armate a Deir Ezzor e ha avuto un grande ruolo di intelligence nel facilitare il controllo dell’organizzazione sulla città”.
Rahal è anche accusato di stupri: “più di un testimone ha dichiarato che aveva sposato diverse donne siriane( ) contro la loro volontà”, tra cui una di nazionalità cecena.
Il Centro Eufrate contro la violenza e il terrorismo sostiene di essere anche in possesso di documenti e testimonianze che confermano le informazioni sul terrorista fuggito.