“Sbarchi fermi per le elezioni”: lo rivela il generale Santo

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E’ un po’ il segreto di pulcinella, e la dimostrazione che l’invasione dei clandestini non è un fatto strutturale, ma un progetto gestito direttamente dal governo PD su mandato della Sinarchia globale.

Ora c’è la conferma autorevole del generale di Corpo d’Armata Vincenzo Santo, ex capo di Stato Maggiore delle Forze Nato in Afghanistan: “Sono giorni che non si sente parlare di gente che sbarca sulle nostre coste o di poveri disgraziati che vengono portati nei nostri porti.
Non ci sono più immigrati. Non sarà mai che qualcuno da qui riesca a dirigere quel traffico e dopo il 4 marzo farà riprendere quei viaggi della speranza? Mai dire mai”.

Lo scrive su ReportDifesa – giornale di geopolitica e sicurezza: “in questi giorni nessuno parte più dal Nord Africa. Eppure sono tante le navi al largo che aspettano con una coperta e un tè caldo. Ed i barconi non viaggiano sui binari – prosegue Santo -. Forse perchésiamo a ridosso delle elezioni”.

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“Il relativismo imperante – illustra l’ex capo di Stato Maggiore – ci porta ad essere contenti del fatto che il numero degli sbarchi appaia in diminuzione. Il vero problema è che devono cessare completamente gli arrivi illegali e che comunque l’immigrazione debba essere controllata e gestita con maggior senso dello Stato e soprattutto scrollandoci l’ idea che ci vogliono inculcare che sia un fenomeno inarrestabile e ineluttabile”.

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“L’Italia non ha una strategia si parla di integrazione come scorciatoia alternativa all’assimilazione e c’è il forte sospetto che anche da noi qualcuno auspichi la realizzazione del famigerato piano Kalergi, quella lucida follia che vuole un futuro a sangue misto, una razza euroasiatica-negroide per sostituire la molteplicità dei popoli”. Un’integrazione che però deve passare dalle elezioni. E – come sostiene Santo – ha fatto sì che ora gli sbarchi siano fermi.

Questa la riflessione più interessante dell’ex generale Santo: “Basta con l’idea che ci vogliono inculcare che sia un fenomeno inarrestabile”. Lo diciamo da anni. Non è un fenomeno strutturale inarrestabile, ma un progetto che ci vogliono vendere come inarrestabile.