Rasata perché non indossa il velo, Fatima torna dalla madre ‘parrucchiera’

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Di nuovo a casa. La sua storia balzò ai disonori della cronaca circa un anno fa, quando si presentò a scuola, in terza media, con il capo rasato, raccontando di essere stata punita dalla madre perché rifiutava il velo islamico e che quella era solo una delle vessazioni a cui era sottoposta dalla famiglia bengalese.

Rasata perché rifiuta il velo, madre condannata a 8 mesi

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A dicembre finirono a processo i due genitori, accusati di maltrattamenti. La procura chiese la condanna, ma il gup Letizio Magliaro assolse il padre e condannò (pena sospesa) la madre a otto mesi, riformulando l’accusa in violenza privata. Secondo il giudice quel modello familiare imposto «alla figlia è del tutto discutibile e non condivisibile», ma disporre la «limitazione alle uscite, le richieste di abitudini di vita circa le frequentazioni, il rispetto degli orari e il vestiario, la richiesta di non dire bugie» di per sé «non può essere ritenuta una condotta maltrattante».

 

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Già nei mesi scorsi Fatima aveva chiesto di poter lasciare la comunità e tornare a casa, dove hanno sempre continuato a vivere anche le due sorelle.

Perché non rimandare tutta la famiglia in Bangladesh e farsi pagare il conto di processi e mantenimento in comunità della rasata?




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