Milano, troppi immigrati nei dormitori: italiani muoiono al gelo

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Morto per il freddo un senzatetto italiano di 47 anni in via Vittor Pisani. Gli ospiti delle strutture pubbliche sono quasi tutti immigrati:

Morto il primo italiano per il gelo, senza casa mentre i profughi sono in hotel

Massimiliano R., per tutti “il Max”, prima di diventare un senzatetto, aveva infatti una vita normale.

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Ora, il punto nodale della questione è essenzialmente uno: dei 200 senza fissa dimora infagottati nelle loro coperte in qualche angolo della metropoli che ancora non ne han voluto sapere di entrare nei centri di ricovero, solo 8 hanno accettato l’offerta del Comune. Tutti gli altri hanno preferito sfidare il gelo.

E il motivo, secondo molti, sta nell’alta presenza di immigrati (il 72% sul totale delle persone ospitate nei ricoveri cittadini, il resto non si sa) presenti all’interno delle strutture e per il conseguente rischio di furti o violenze.

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Riccardo De Corato: «Proprio ieri sera, mentre Majorino assicurava che si sarebbe occupato anche degli italiani e non solo dei migranti, avevo spiegato perché i senzatetto italiani non vanno a dormire al caldo. Non sono matti e non vogliono morire». Secondo l’ex vicesindaco «i ricoveri sono pieni di clandestini extracomunitari che derubano, picchiano, spacciano. Non lo dico io, ma le associazioni che assistono i senzatetto».

Sulla stessa lunghezza d’onda Romano La Russa (FdI): il tragico accaduto «è una delle conseguenze delle strategie dissennate adottate dalla sinistra, che ha destinato risorse per l’accoglienza di immigrati clandestini, penalizzando gli italiani poveri e senza casa». Sulla vicenda si esprime anche Stefano Maullu (Fi): «Il Comune aveva annunciato un dispiegamento di 8 unità mobili che avrebbero dovuto controllare le vie, donando coperte e bevande calde ai senzatetto, ma il servizio si è dimostrato poco efficiente».

L’assessore alle Politiche Sociali degli immigrati, l’immaginifico Pierfrancesco Majorino, ha subito risposto di «provare pena per gli sciacalli della destra», rei di strumentalizzare la morte di un senzatetto.

Stando a quanto rivelato dall’assessore, a oggi sono 2.400 le persone ospitate nei 23 centri di ricovero cittadini, 3 quarti dei quali stranieri. In totale i posti letto disponibili sono 2.700, e ci sono ancora 200 “irriducibili” che si ostinano a non entrare nelle strutture. Perché hanno paura.