Boom imprese fasulle di immigrati in Italia, la mappa dell’invasione

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Rappresentano l’8,3% della popolazione, ma rappresentano il 9,6% delle imprese. I dati di Unioncamere-Infocamere e Movimprese danno il senso dell’invasione che sta depredando anche il nostro tessuto economico: 587mila cosiddette aziende fondate da un immigrato attive a fine 2017, con un saldo positivo di 19mila unità tra iscrizioni e cessazioni.

Imprese immigrati sono fasulle, 83% non paga contributi

Attenzione: oggi parlare di impresa è spesso sinonimo del muratore, dell’ambulante con partita IVA e della topaia del bengalese, è un’invasione del degrado.

Come detto, tra il 2016 ed il 2017 il numero complessivo delle sedicenti imprese create da immigrati è cresciuto di oltre 19mila unità. Un’invasione capillare su tutto il territorio nazionale, tanto che, come mostra questa mappa, sono solo tre le province che presentano un saldo negativo:

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La mappa successiva mostra la distribuzione. A guidare questa classifica in negativo è, ovviamente, Prato: qui poco meno del 28% delle aziende è stata costituita da una persona che non è nata in Italia. Tra schiavi, nessuna regola ambientale e falso hanno distrutto il distretto tessile locale. Con la complicità del PD:

In gran parte si tratta di varie tipologie di imprese fasulle nate per prendersi il malloppo e scappare (vedi articolo in alto), o di sedicenti ‘imprese’ individuali come muratori che si trasformano in partite iva per truffare i contributi, nonché venditori ambulanti semi-abusivi.

Lo dimostra il fatto che le ‘imprese’ straniere più numerose sono quelle dei marocchini.

Poi ci sono i cinesi, che come tutti i parassiti sono inversamente proporzionali come numero al benessere dell’ospite.

Imprenditori cinesi in Italia: “Se dovessimo pagare tasse saremmo fuori mercato”

Questi dati sono la dimostrazione di come la presenza di immigrati sia negativa, devastante per il tessuto economico, oltre che per quello sociale: altrimenti, le loro ‘imprese’ seguirebbero l’andamento dell’economia, come quelle italiane.