A Pisa comandano islamici, vietato referendum su moschea, cittadini: “Discriminazione”

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Dopo l’ennesimo schiaffo alla democrazia del PD:

PD vieta referendum su moschea a Pisa: “Cittadini non possono decidere”

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“I Garanti – scrivono i membri del comitato Manuel Laurora, Michele Berretta, Andrea Bartoletti – hanno stabilito che il quesito referendario è inammissibile, perché ‘nasconde (…) motivi (…) discriminatori’. Rileviamo al riguardo che: 1. il testo del quesito è identico a quello già ritenuto ammissibile dagli stessi Garanti nel marzo 2016; 2. quel testo è stato elaborato dagli stessi garanti; 3. il referendum riguarda la collocazione urbanistica e non il diritto di culto, che nessuno nega; 4. non vi è dunque alcuna discriminazione. Se vi fosse, questa sarebbe imputabile ai Garanti, che hanno formulato il quesito e l’hanno già ritenuto ammissibile”.

“Semmai – insiste il comitato – vi è discriminazione nei confronti dei cittadini, che i Garanti (ed il Comune di Pisa), non vogliono far firmare e votare su un argomento così importante: questo è stato il loro unico obiettivo sin dall’inizio dell’iter e per questo sono stati già condannati a proseguire il procedimento dal Tribunale di Pisa; 6. non è stata lesa in alcun modo la libertà di culto (c’è un centro culturale islamico in via delle Belle Donne e una moschea in via Cattaneo), ma sono all’opposto stati violati dai Garanti i principi costituzionali della sovranità popolare, dell’uguaglianza, della libertà di manifestazione del pensiero e della democrazia partecipativa. Il Comitato ‘Il popolo decide’ proseguirà con fermezza la sua attività in ogni sede, giudiziale e stragiudiziale, a tutela dei suddetti valori fondamentali, finché questi saranno realizzati, attraverso l’indizione del #referendum. Lo dobbiamo ai cittadini che ci hanno sostenuto e che ci sostengono, e a cui va il nostro grazie”.

Per un ulteriore spunto di riflessione vi sottopongo (in allegato) un CONFRONTO DIRETTO tra i due quesiti…
1)Quello ammesso dai Garanti nel Marzo 2016 (il precedente comitato, NoMoschea, lo formulò seguendo alla lettera le indicazioni dei garanti, che contribuirono in prima persona alla stasura della versione finale del quesito).
TESTO:
Volete voi che la particella n. 443, foglio 11, così rappresentata al Catasto del Comune di Pisa, attualmente destinata a “edifici per il culto”, con deliberazione del Consiglio comunale n. 11 del 4.4.2013, sia destinata a “verde privato”?
2)Quello, identico nella sostanza, presentato a giugno 2017 dal comitato Il Popolo Decide
TESTO:

Volete voi che la particella di cui al n. 443 del foglio n. 11 del catasto del Comune di Pisa, attualmente destinata ad “edifici per il culto” con deliberazione del Consiglio Comunale 4 aprile 2013, n. 11, poi modificata* con deliberazione del Consiglio Comunale 4 maggio 2017, n. 20, sia invece destinata a “verde privato”?

La pagina del Comune con i verbali:

in particolare
I Garanti, dopo mesi di ostruzionismo e boicottaggio, sono stati obbligati dalla sentenza del tribunale di Pisa a pronunciarsi.
Pur di non permettere ai cittadini di esprimersi sono arrivati a contraddire e smentire se stessi, bocciando un quesito IDENTICO al precedente in base ad un “processo alle intenzioni”
Vedi allegato 2.
Il loro giudizio può essere tradotto così…
Il quesito è urbanistico, ma SAPPIAMO che la vostra intenzione è quella di “discriminare” gli islamici… e quindi non vi facciamo votare!
Siamo arrivati allo psicoreato orwelliano o, ancora peggio, ad uno scenario simile a quello del racconto di fantascienza distopico Minority Report (dello scrittore Philip K. DIck; ha ispirato anche un celebre film), in cui una sezione speciale della polizia chiamata “Precrimine” si serviva di alcuni individui dotati di poteri extrasensoriali in grado di “vedere” il futuro e arrestava i potenziali “colpevoli” PRIMA che commettessero il fatto, punendoli per la sola intenzione.
Molto, molto inquietante.
P.S. Doveroso ribadire che il cosiddetto “patto per l’islam italiano” firmato da Minniti e dall’UCOII non ha alcun valore legale… non solo perchè non rappresenta tutte le comunità islamiche (persino Piccardo contesta questo dato) ma anche perchè non è un concordato… al massimo una scrittura privata, una bozza che non è stata neppure discussa e approvata dal parlamento. E NON “impegna i comuni”:.. soltanto i sindaci del PD che devono rispondere ai loro capibastone.