Quando sentite Kyenge parlare di ‘vietare le manifestazioni fasciste’ – ovvero di chiunque sia contro l’immigrazione – pensate da dove viene.
I sostenitori del presidente della Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila, hanno fatto irruzione nella cattedrale di Kinshasa come ritorsione contro una marcia di protesta che aveva avuto anche l’avallo della locale chiesa cattolica, organizzata in protesta contro lo stesso presidente congolese.
“Abbiamo preso possesso della cattedrale di Notre Dame del Congo per partecipare alla messa di domenica e ci trascorreremo la notte per difendere la madrepatria”, ha dichiarato Papy Pungu, leader dell’ala giovanile del Peoplès Party for Reconstruction and Democracy, partito di Kabila.
La dimostrazione, in tipico atteggiamento ANPI, programma per domani, è stata vietata. I precedenti cortei erano stati repressi dalle forze dell’ordine causando una quindicina di morti. I cattolici chiedono al presidente Kabila, il cui mandato è scaduto nel dicembre 2016, di dichiarare pubblicamente che non si ricandiderà alle prossime elezioni presidenziali fissate per il 23 dicembre 2018.
Kyenge vorrebbe esportare in Italia le tradizioni del suo Paese. Boldrini lo definisce ‘arricchimento’.
vai a dettare legge in congo, scimmietta