Olbia, cittadini contro l’emira: Sindaco boicotta giornale

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La scelta del sindaco di Forza Italia di intitolare una scuola all’emira del Qatar, stato canaglia del terrorismo islamico:

Sindaco Forza Italia dedica scuola all’emira del Qatar invece che ai bambini morti

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Non è, come abbiamo già scritto, andata giù ai suoi concittadini. La testata Olbia.it aveva pubblicato un sondaggio online e il 96% dei lettori aveva votato contro la scelta del sindaco. Dopo la pubblicazione del sondaggio, è arrivata la revoca dell’invio delle comunicazioni comunali alla redazione del giornale. Blocco totale, niente più informazioni giornalistiche: un problema per una piccola testata che si occupa di notizie legate al territorio. E un contratto pubblicitario che finanzia la testata è stato interrotto senza troppe spiegazioni. Un po’ come fa Google con siti più importanti, con lo stesso obiettivo: silenziare il dissenso.

Angela Galiberti, la direttrice di Olbia.it, dice «siamo diventati testata non gradita non per un articolo di critica, non per un attacco frontale, ma per aver dato voce alla popolazione».

Il sindaco Settimo Nizzi, raggiunto al telefono da Il Giornale, dice: «Hanno creato un danno molto grande alla comunità e io naturalmente non li ricevo più. Non perché hanno fatto il sondaggio, ma perché essendo in campagna elettorale hanno dato l’opportunità a chi naturalmente aveva tutto l’interesse a demonizzare una cosa che non esiste a farla diventare un caso». Sulla reintroduzione di Olbia.it nella mailing list del Comune il sindaco esprime un categorico no: «Se vogliono le notizie, se le cercheranno». E riguardo alla titolazione di questa scuola aggiunge «la famiglia reale del Qatar nel territorio ha già speso un miliardo. Vorrà continuare a spendere un miliardo e 200 mila euro soltanto nell’ospedale di Olbia nei prossimi 10 anni. Ha speso ingenti finanziamenti per acquisire il 49% di Meridiana con sede ad Olbia». E la proposta dell’intitolazione della scuola rimane? «Andremo avanti con il riconoscimento ufficiale a questi grandi benefattori. Non è stata revocata, le opposizioni hanno fatto un sacco di chiasso per niente».

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Queste, invece, le parole della direttrice di Olbia.it: «In gioco non c’è il sindaco, non c’è la direttrice di Olbia.it, c’è una testata che deve essere libera di poter fare il suo lavoro. Ci sta che qualcosa vada intitolato alla presidentessa della Qatar Foundation. Noi abbiamo dato l’opportunità alla gente di esprimersi con un sondaggio. Esattamente come ha fatto la Nuova Sardegna». Ma la Nuova Sardegna non è stata interessata dal provvedimento, non è stata estromessa dalla ricezione dei comunicati stampa da parte del Comune. Non si tratta di una cosa politica «noi non abbiamo niente contro il sindaco di Olbia. Nessun problema. È una questione di principio. Noi vogliamo lavorare liberi. Siamo una piccola testata locale e vogliamo dare voce alla città. Noi siamo aperti a qualsiasi opzione di dialogo».

Il danno lo ha fatto il sindaco. Il giornale di Olbia ha fatto il suo dovere. Non tutti sono in vendita.