Germania: cibo gratuito ai poveri, ma solo se tedeschi

Vox
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In Germania l’associazione che si occupa di distribuire cibo gratuito ai poveri, ha deciso di fare una scelte: gli alimenti andranno soltanto ai cittadini con cittadinanza tedesca. Una risposta patriottica all’emergenza povertà che esiste, perché ormai lavorare o riscuotere la pensione non significa potersi mantenere, nell’Europa del precariato eterno e dei lavoratori stranieri a basso costo.

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Si tratta di “Tafel Deutschland”, organizzazione che gestisce circa 930 banche del cibo su tutto il territorio tedesco e che da dicembre ha deciso di rivedere i criteri dei destinatari della propria azione.

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La sezione locale di Essen, città del Nord Reno-Vestfalia, il land più popoloso della Germania e il cui capoluogo è Düsseldorf, ha deciso che «a causa dell’incremento dei rifugiati negli ultimi anni ci vediamo costretti a fare una scelta e al momento potremmo distribuire cibo solo a clienti con documenti tedeschi», si legge sul sito di Tafel Essen.

Il responsabile locale, Jörg Sartor, ha spiegato la decisione con la volontà di continuare ad assistere «la nonna tedesca». «Alla fine dell’anno scorso – ha dichiarato Sartor – il 75% dei nostri 6.000 visitatori erano migranti e rifugiati, mentre nel 2015 era appena il 35%». La notizia, di cui al momento non si riscontrano casi simili nel resto della Germania, ha provocato le proteste delle organizzazioni che si occupano dell’assistenza di migranti e rifugiati. E che se ne fottono dei tedeschi, esattamente come in Italia se ne fottono degli italiani.