Arriva il Partito degli Immigrati, in lista solo stranieri: si allea con…

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Partiti etnici. Si sapeva che la fine della democrazia sarebbe stata questa: non è mai esistita la democrazia in società multietniche. E’ nata in Grecia, non certo nel multietnico impero persiano.

A Brescia, città multietnica per eccellenza, dove gli stranieri stanno sostituendo gli italiani con la complicità di imprenditori che non vedono più in là del loro guadagno immediato, arriva il partito degli immigrati.

Saai Abderrazak tunisino. Da oltre 30 anni vive e lavora a Brescia, dove ha acquisito la cittadinanza italiana e dove presiede la Federazione delle associazioni bresciane per l’immigrazione (Fabi), che riunisce le 13 diverse comunità straniere presenti in provincia. Saranno loro, durante un’assemblea convocata per domenica, a decidere se entrare in politica con una lista civica composta interamente da immigrati.

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A Brescia si voterà in primavera. Dal centrodestra al M5s, le forze che oggi sono all’opposizione sfideranno il sindaco in carica, Emilio Del Bono, PD, in corsa per il secondo mandato.
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Marocchini, nigeriani, egiziani, indiani: i rappresentanti delle diverse etnie sono pronti a candidarsi. «Pensiamo a una nostra lista, fatta soprattutto da imprenditori, medici e liberi professionisti che vogliano impegnarsi su questo fronte», ha spiegato Abderrazak.

Nel 1990 c’erano poco più di 2 mila stranieri. Oggi i residenti non italiani regolari sono più di 36 mila, quasi un quinto degli abitanti. Ma sono ‘regolari’, quindi secondo alcuni non è sostituzione etnica.

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Domenica, alla Camera del lavoro di Brescia, gli esponenti della Fabi prenderanno la decisione definitiva sulla lista da presentare alle comunali. «Schierarsi o correre da soli? Emergerà dal confronto tra i membri della Federazione», ha precisato Abderrazak. Prima delle amministrative, però, sono in programma le politiche, in cui il tema dell’immigrazione è al centro della campagna elettorale dei principali partiti. Abderrazak, a tal proposito, non fa distinzioni tra destra e sinistra: «Noi discutiamo con tutti». Driss Ennya è il referente dell’Ufficio immigrazione della Cgil bresciana.

Secondo il Corriere di Brescia, i collaboratori di un parlamentare bresciano di Forza Italia, in vista delle amministrative, hanno già avuto un confronto coi membri della Fabi e coi rappresentanti di alcune comunità straniere del territorio. Un primo approccio, sempre nel centrodestra, sarebbe arrivato anche da un esponente di Fratelli d’Italia.

La democrazia non sopravvive alla società multietnica che porta con sé i partiti etnici. Che partiti che si chiamano ‘Forza Italia’ e ‘Fratelli d’Italia’ possano anche solo pensare ad allearsi con il partito degli immigrati è scandaloso. Ma attenti: molti politici cercano solo poltrone, per ottenerle sono pronti a vendere l’Italia e accaparrarsi il voto etnico a spese degli italiani. E’ questo il pericolo per il futuro della Nazione.

Urge una legge sulla Cittadinanza che abroghi la parte di ius soli già presente, quella che ha consentito ad Abderrazak di diventare italiano. Sulla carta.

Ci stanno sostituendo.