Stupri Rimini: “Migranti erano iene intorno alla preda”

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Per spiegare il comportamento predatorio dei tre minorenni africani e del profugo Guerlin Butungu “appare illuminante una espressione utilizzata dal transessuale, che ha riferito di aver rinunciato a qualsiasi resistenza avendo visto la loro aggressività e il fatto che erano tutti intorno a lei come iene su di una preda“.

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Lo si legge nelle motivazioni del Tribunale dei Minorenni di Bologna, che l’8 febbraio ha condannato a 9 anni e 8 mesi, in rito abbreviato, i tre giovani stranieri accusati degli stupri di Rimini, la notte del 26 agosto.

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Per il tribunale anche se il 20enne Butungu, “ha sicuramente avuto una influenza negativa sugli altri, questi non solo hanno scelto di seguirlo, ma soprattutto hanno continuato a farlo, dopo aver visto che non si andava solo a rapinare, ma anche violentare”. Nelle carte, inoltre, si sottolinea come i tre ragazzi abbiano sempre reso “dichiarazioni mendaci, autogiustificatorie, tra loro contraddittorie e sintomo di assoluta assenza di resipiscenza”.