Lo stipendio da profugo ritarda, così scatta la protesta tra i migranti. Attimi di tensione ieri mattina al Residence Nazionale di Porto Sant’Elpidio, struttura alberghiera che da tempo accoglie decine di giovani nullafacenti africani e bengalesi fuggiti da guerre che non ci sono. Li gestisce la cooperativa Gestione Orizzonti.
Gli ospiti della struttura hanno manifestato il loro disappunto per i ritardi nell’erogazione delle somme che gli vengono corrisposte quotidianamente. Una diaria per gli stravizi oltre ai 35 euro che prendono con vitto, alloggio e alti benefits.
Soldi che ritarderebbero da circa un mese e che hanno scatenato le lamentele. Gli animi si sono scaldati al punto da richiedere, precauzionalmente, l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della locale stazione. La rivolta è stata sedata dai militari.
Al Residence si è trovato stamattina anche il consigliere comunale e provinciale della Lega Giorgio Famiglini, che vedendo una pattuglia delle forze dell’ordine sul posto si è fermato ed ha fatto visita alla struttura. “Ho avuto modo di parlare con gli operatori della cooperativa – nota il consigliere – Mi hanno assicurato che non sia successo nulla, ma se sono dovuti intervenire i carabinieri presumo che la situazione non fosse così tranquilla. Mi si accuserà di demagogia, ma conosco famiglie che rischiano gli vengano bloccati i contatori perchè non riescono a pagare le bollette di luce e gas, gente che deve mantenere una famiglia e pur lavorando non arriva a fine mese o persone che si trovano in grave difficoltà perchè da mesi non ricevono dei pagamenti per il lavoro svolto. Qui abbiamo persone che vivono con vitto e alloggio garantiti e protestano perchè per qualche settimana non gli vengono dati soldi in tasca”.