PESTAGGIO SEGRETARIO FN, RETATA DI ESTREMISTI ROSSI

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Perquisizioni a Palermo da parte della polizia nei confronti di teppisti rossi che sarebbero coinvolti nella brutale aggressione al segretario provinciale di Forza nuova. I provvedimenti secondo quanto si apprende sarebbero scattati già nella notte e riguarderebbero diverse persone.

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Le perquisizioni riguardano i locali dello studentato dove alloggiano alcuni universitari legati al teppismo di sinistra che sono stati accompagnati in questura. La loro posizione è attualmente al vaglio degli investigatori. Durante i controlli sono stati sequestrati anche alcuni oggetti.

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Intanto, parla una testimone: “Massimo Ursino era entrato nel nostro supermercato per fare la spesa. Non appena è uscito è stato aggredito da cinque o sei ragazzi”, racconta Elisabetta Alaimo, figlia del titolare del supermercato Maddalena in via Dante a Palermo, che ha assistito al pestaggio avvenuto ieri sera. “Lo hanno bloccato mentre aveva ancora in mano il sacchetto della spesa – aggiunge – e lo hanno legato. Poi hanno visto un metronotte e sono fuggiti verso il Politeama”. Massimo Ursino, dopo essere stato medicato in ospedale, è uscito dal Pronto Soccorso accompagnato dalla moglie cercando di evitare i giornalisti. Fino ad ora non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull’aggressione.

Nel febbraio dell’anno scorso qualcuno tentò di incendiare lo studio di tatuaggi di Ursino provocando danni alla saracinesca. Il dirigente di Fn disse ai poliziotti di avere avuto la notizia da un suo amico mentre si trovava nella sede del movimento, in via Villa Florio, durante una riunione. Mentre si trovava lì qualcuno lanciò una bomba carta sulla porta della sede provocando l’annerimento dell’infisso ma senza causare feriti. Intanto, il bollettino medico del dirigente di Forza nuova parla di una frattura al naso, ematomi al volto e in tutto il corpo e una sospetta lesione alla spalla. I medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civico gli hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni.