Fuori controllo: 1 aggressione antifà ogni 2 giorni, teppisti rossi scatenati

Vox
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Il Primato Nazionale ha steso un elenco delle aggressione rosse dell’ultimo mese. Ovviamente sono solo quelle note. Ma è già un elenco impressionante:
14 gennaio, Firenze: una quindicina di antifascisti tentano assalto a un gazebo di CasaPound, in piazza Strozzi. Vengono allontanati dalla polizia

20 gennaio, Monza: 40 antifascisti cercano di assaltare un banchetto di raccolta firme di CasaPound. Gli antifascisti entrano nel mercato comunale lanciando sassi e altri oggetti contro la polizia, per poi dar vita a degli scontri poco lontano dal banchetto.

23 gennaio, Bologna: il collettivo universitario Hobo contesta un banchetto di raccolta firme organizzato da CasaPound, in via D’Azeglio. Le forze dell’ordine impediscono il contatto, quindi gli attivisti invadono il centro, accendendo fumogeni e bloccando il traffico. Poco dopo fanno irruzione durante un incontro elettorale organizzato dal Pd locale in un circolo in via Belle Arti, insultando i presenti.

28 gennaio, Firenze: viene assaltato un gazebo della Lega, di fronte all’Esselunga di via del Gignoro, a Firenze. La struttura viene rovesciata e i responsabili aggrediti.

28 gennaio, Milano: un banchetto di Fratelli d’Italia viene assalito da un piccolo gruppo di antifascisti. Un militante del partito viene picchiato e ed un terzo soggetto giunto in aiuto del militante rimedia anch’egli dei cazzotti. Una ragazza antifascista urina sui manifesti elettorali.

1 febbraio, Lucca: un militante anarchico lancia una bomba molotov non lontano dalla locale sede di CasaPound. Arrestato, confesserà di aver voluto colpire proprio la sede politica, ma avendola trovata aperta avrebbe finito per gettare l’ordigno, già acceso, contro un muro.

4 febbraio, Genova
: prima di un corteo antifascista, 5 militanti vengono fermati con delle mazze nello zaino. Durante il corteo un ragazzo disabile si reca alla manifestazione con un tricolore e per questo viene picchiato.

8 febbraio, Pavia: durante una manifestazione autorizzata in ricordo dei martiri delle foibe, gli antifascisti tentano di attaccare il presidio, composto anche da anziani e bambini.

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9 febbraio, Bergamo: nella notte, la sede della Lega Nord viene imbrattata. L’atto di vandalismo viene rivendicato sul web dalla sedicente Kascina Autogestita Popolare.

10 febbraio, Piacenza: un corteo antifascista attraversa la città per protestare contro l’apertura della sede di CasaPound in città. Ne nascono violenti scontri con le forze dell’ordine, in cui un carabiniere sfugge per poco al linciaggio.

13 febbraio, Livorno: Giorgia Meloni, in macchina durante la campagna elettorale, viene assalita da un gruppo antifascista e viene presa a sputi. Le viene anche impedito di parlare e l’auto che la trasporta viene colpita, presa a bottigliate e calci.

16 febbraio, Bologna: per protestare contro il comizio, autorizzato, di Forza Nuova, i centri sociali della città danno vita a un’intera giornata di scontri con le forze dell’ordine, che avvengono in almeno tre riprese, causando diversi feriti.

18 febbraio, Napoli: i centri sociali tentano di assaltare un hotel in cui si sta svolgendo un evento elettorale di CasaPound, alla presenza del segretario nazionale Simone Di Stefano. Ne nascono pesanti scontri con le forze dell’ordine.

18 febbraio, Monza: assaltato un gazebo leghista. La struttura viene devastata e i leghisti presenti aggrediti.

20 febbraio, Palermo: Massimiliano Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova, viene aggredito in pieno centro: un gruppo di antifascisti a volto coperto lo aggredisce in strada, gli lega mani e piedi con del nastro da imballaggio e poi lo picchia a sangue, riprendendo la scena.