Brexit: alla Ue mancano 12 miliardi, paga l’Italia

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L’Italia subira’ dei tagli nei fondi strutturali europei. Secondo il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ”è ancora da vedere, certamente si deve migliorare il modo in cui vengono usati e valutati gli impatti dei finanziamenti europei. Il ministro ha aggiunto che ”l’Italia vuole mantenere e consolidare gli strumenti di coesione e per il settore agricolo con nuovi strumenti che verifichino l’efficacia dei risultati dei finanziamenti europei non solo in termini di esborsi, ma anche in termini di risultati delle politiche scelte”.

Opposta la risposta del commissario al bilancio Ue Guenther Oettinger: ”In seguito alla Brexit mancheranno 12-13 miliardi di euro, inoltre le scelte da compiere su immigrazione, sicurezza, difesa hanno cambiato la nostra agenda: dovremo rafforzare le nuove poste di bilancio, compresi i programmi Erasmus e per l’innovazione e intervenire con det tagli su agricoltura e coesione, tagli di non piu’ il 5-10%” L’Italia subirà gravi danni in agricoltura per questo ma, volete mettere, i gggiovani potranno andare a fare sesso in Spagna a spese dei contribuenti.

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Perché sia chiaro: i soldi che tagliano sono nostri. Follemente li inviamo a Bruxelles ogni anno e loro ce ne rimandano indietro la metà. E soprattutto in marchette a zingari, clandestini e varie ong.

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Il Regno Unito è – con Italia, Francia e Germania – uno dei 4 Paesi che versa più soldi all’Unione Europea. Loro non lo faranno più, dopo il referendum Brexit:

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Per l’esattezza il terzo ‘contributore netto’. Con il Brexit, il bilancio dei prossimi anni vede sparire oltre 32 miliardi di euro in 5 anni: questi soldi dovranno essere versati dai Paesi che rimarranno nella UE o tagliati dalle spese.