Sepolti sotto una montagna di rifiuti, dramma dell’inefficienza in Mozambico

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Una gigantesca montagna di rifiuti è crollata sulle case facendo almeno 17 morti. E’ accaduto a circa 10 km dalla capitale Maputo.

La pioggia intensa ha causato lo smottamento nella discarica di Hulene. Cinque abitazioni sono state travolte. Le autorità hanno recuperato i corpi di 17 persone ma non si esclude un bilancio ben peggiore visti i numerosi insediamenti abusivi presenti nell’area. Le case sono state costruite illegalmente e le autorità avevano precedentemente chiesto ai residenti di andarsene.

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Secondo l’agenzia di stampa portoghese Lusa – il Mozambico era una fiorente colonia portoghese – nella zona densamente popolata in cui si è verificato il disastro, la colonna di spazzatura era arrivata all’altezza di un edificio di tre piani.

La discarica di Hulene è la più grande a Maputo. Le persone spesso passano ore tra la spazzatura, alla ricerca di cibo e oggetti da vendere. Gli operatori sanitari da tempo denunciano i rischi derivanti dalle esalazioni, dalle mosche, dai topi e altri pericoli.

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Il numero non è potenza. La qualità è potenza. Importando africani ci trasformeremo in un’Africa senza le risorse del sottosuolo dell’Africa. Il fatto che nonostante i territori sconfinati finiscano per vivere sotto una montagna di spazzatura, la dice lunga.

Non siamo fan del colonialismo. Ogni popolo ha il diritto alla propria terra. Ma è evidente che certe popolazioni non sanno governarsi in modo efficiente.