IL NORDAFRICANO ERA AI DOMICILIARI IN UNA STRUTTURA DELLA CARITAS
Abusato sessualmente da un ospite della comunità di San Fatucchio, a Castiglione del Lago, gestita all’epoca dei fatti da Don Lucio Gatti, numero uno della Caritas umbra, anche lui finito nei guai per abusi sessuali ai danni dei ragazzi.
E’ la vicenda denunciata a quasi dieci anni dall’episodio quando, ancora 16enne e anche lui ospite della comunità, sarebbe stato violentato da un nordafricano nel dormitorio maschile.
Ed ora, per quei fatti, la procura ha aperto un fascicolo d’indagine a carico del presunto responsabile dell’abuso, consumato – secondo la denuncia del giovane – contro la sua volontà tra febbraio e marzo del 2008.
Secondo le indagini, l’indagato all’epoca in regime di domiciliari all’interno della comunità nel comprensorio del Trasimeno, avrebbe costretto il ragazzino, ancora minorenne, a consumare con violenza un rapporto omosessuale, minacciandolo di morte qualora avesse raccontato quanto accaduto. Un segreto doloroso che avrebbe tenuto per sé per anni, fino alla denuncia e all’avvio delle indagini.
Fantastica idea tenere adulti nordafricani ai domiciliari insieme a ragazzini in una comunità gestita dalla Caritas.