“L’Islam dimostra ancora una volta di non essere una religione di pace, e chi si ostina a negarlo è complice”. E’ una religione che si “manifesta anche attraverso la violenza ai danni dei più piccoli” e affermare che sia “una religione come le altre e che non affondi invece le proprie radici in una cultura di sopraffazione equivale, nella migliore delle ipotesi, a essere miopi, quand’anche non in malafede”. Lo scrive Massimiliano Fedriga (Lega) in una nota in riferimento all’insegnante islamica di Corano che maltrattava i bimbi nel pordenonese.
“Fedriga sa bene quali possono essere le conseguenze del suo soffiare sul fuoco, ma non gli importa. Per un pugno di voti è pronto a pagare il prezzo di rischiare la nostra stessa sicurezza. E pazienza se a qualcuno di noi dovesse capitare di trovarsi in mezzo a qualche pistolettata in strada”, sono le gravissime parole in una nota della candidata del Pd al Senato e attuale europarlamentare Isabella De Monte.
In un colpo solo è riuscita a difendere un’islamica che bastona i bambini e a dire che se non abbassiamo la testa davanti all’islam “rischiamo conseguenze”. Come dire: non provocate gli islamici.